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Fra i colori di Mauritius, meraviglia dell’Oceano Indiano

08.09.2021
Indice

Grande quanto Londra, multietnica come Amsterdam, raffinata come Parigi; Mauritius è anche questo, ma è soprattutto un'isola meravigliosa in mezzo all'Oceano Indiano tutta da esplorare.

Piccola ma preziosa

Meno di duemila chilometri quadrati, 330 chilometri di costa, 11 lingue, 40 differenti culti religiosi, il piccolo Stato di Mauritius, meta di numerosi viaggi, è un paradiso tropicale capace di rimettere in moto l'anima dell'uomo: le sfumature d'azzurro delle lagune racchiuse dalla barriera corallina, il rosso del tramonto, il verde della fitta vegetazione e il bianco delle spiagge donano nuova luce ai nostri occhi. In prossimità dell'aeroporto internazionale di Plaisance, a sud dell'isola e a 45 km dalla capitale Port Louis, guardando fuori dal finestrino dell'aereo il primo pensiero che ci assale è quello di gettarci immediatamente nelle acque limpide che accarezzano le coste dell'isola; ma quando i profumi dei fiori e delle spezie, il calore della gente e il clima piacevole ci danno il benvenuto, capiamo che i viaggi a Mauritius non sono soltanto sole e mare ma un'isola tutta da scoprire.
Certamente le spiagge sono tra le attrattive più incredibili: la lunghissima e bianchissima spiaggia di Flic en Flac, così chiamata per il rumore che i passi producono sul bagnasciuga e definita una delle più belle spiagge dell'Oceano Indiano; l'acqua cristallina di Pereybere, nei pressi della Grand Baie, la Saint Tropez dei Tropici; l'Isola dei cervi, sulla costa orientale, dove pesci coloratissimi vivono tranquillamente coccolati dalle acque color smeraldo; le spiagge popolate di storia e di leggende di Baie de Trombeau e di Balie de l'Arsenal, i gioielli di Belle Mare, Roches Noires e Blue Bay: nomi evocativi di una bellezza incontaminata; Tamarin, paradiso dei surfisti, e La Morne, per gli amanti della pesca d'altura.

Perdersi in un viaggio fra le verdi alture

Potremmo proseguire così per pagine e pagine, ma toglieremmo al viaggio a Mauritius quello che lo rende così speciale: cercare, perdersi, scoprire. Incontaminata, pura e selvaggia, quest'isola, sulla quale Mark Twain aveva scritto 'Bisogna desumere che Mauritius è stata creata prima del paradiso e che il paradiso sia stato copiato da Mauritius', ci regala emozioni uniche. Passando per Moka Town non si può che rimanere ammaliati dai ruscelli, dalle cascate, dalle montagne verdi, che incorniciano questa cittadina in cui è possibile assaporare la vera vita dei mauriziani immersi nella loro quotidianità. Proseguendo il viaggio a Mauritius attraversiamo Curepipe, accompagnati dalle piantagioni di canna da zucchero, giungiamo al villaggio di Suillac e da qui al cimitero di Riamabel, perché anche un posto come questo a Maurituius ha il suo fascino. Attirati dal profumo della vaniglia, chiudiamo questa nostra esplorazione al Vanille Crocodile Park.

Una capitale per mille culture

Prima di visitarla è difficile immaginare la capitale di questa meravigliosa isola. Salendo su Le Signal, un promontorio piuttosto arido che domina la città, la cosa che maggiormente colpisce sono i palazzi più alti, come l'avvenieristico Cyber City, che spuntano in ogni direzione; non sono grattacieli ma una traccia di modernità che non ti aspetteresti mai di trovare qui, nel mezzo dell'Oceano Indiano. Da quassù scorgiamo anche i tetti delle pagode e dei templi che popolano Port Louis e ci rendiamo immediatamente conto che seppure la modernità stia facendo il suo ingresso in questo Paese, nulla le toglierà il fascino che la contraddistingue. Il variopinto mercato centrale, la piazza delle Armi, i segni del passato coloniale evidenti nell'architettura così come nei visi della gente: persone, luoghi e situazioni che ci colpiscono e destano la nostra curiosità.