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I parchi di Mauritius

L’isola di Mauritius sorge nell’Oceano Indiano, a circa 800 chilometri dal Madagascar, nell’arcipelago delle Mascarene, e geograficamente viene inclusa nel continente africano. Oltre all’omonima isola principale, comprende gli isolotti Rodrigues, Agalega e i Cargados Carajos.

In origine il clima e l’aspetto del luogo erano tipicamente tropicali. Fu la coltivazione della canna da zucchero, eredità delle prime colonie olandesi, a modificare il territorio dell’isola perché fosse adatto a questo tipo di piantagioni. Purtroppo proprio quelle prime colonie segnarono anche il destino di alcune specie native del luogo, in particolar modo delle tartarughe giganti, oggi in via di estinzione, e del dodo, che è purtroppo del tutto scomparso: questo grande e particolare uccello che si era evoluto perdendo la facoltà di volare scomparve per sempre a causa della caccia e dell’introduzione, da parte degli europei, di altre specie animali che ne limitavano le risorse o lo predavano.

Sul territorio sono presenti vari rilievi vulcanici, quiescenti ed erosi. L’attività eruttiva passata ha caratterizzato gran parte dell’area con materiale lavico che ...

Da non perdere a Mauritius

La storia di Mauritius inizia nel XVI secolo, prima di questo momento si trattava di un territorio incontaminato e disabitato. Fu solo nel 1598 che una spedizione olandese sbarcò per caso sull’isola per via di una tempesta. I membri dell’equipaggio chiamarono la baia che li salvò “Port de Warwyck”, l’attuale Grand Port. Furono proprio loro a darle il nome “isola di Maurits”, in onore del loro Principe Maurits di Nassau. Il resto è tutto da scoprire!
La popolazione mauriziana è il frutto della sua storia variegata, ed è composta dalle discendenze dei colonizzatori francesi, olandesi e britannici, oltre che da quelle delle popolazioni che vi sono arrivate in seguito. Tutto ciò ha contribuito alla creazione di una comunità cosmopolita, dai mille volti e sfaccettature: Mauritius è infatti un’isola in cui svariate etnie e tradizioni culturali convivono in un’armonia che si direbbe incredibile.
La vegetazione lussureggiante dell’isola è magnifica. Per quanto riguarda la fauna, sull’isola si possono facilmente incontrare manguste, cervi di Giava, maiali selvatici, macachi, piccioni rosa, gheppi e il raro parrocchetto delle Mauritius. Il WWF opera da tempo a favore della protezione dell’ecosistema locale: un terzo delle specie vegetali e animali che la abitano sono introvabili nel resto del mondo.
A Mauritius scuba diving, pesca d’altura, snorkeling e ogni altro sport acquatico sono tutti da vivere, ma si può spaziare in qualunque altra attività all’aperto: dal golf alla canoa, dal parapendio alle escursioni in mountain bike. La cornice naturale dell’isola alimenterà la passione e donerà quel pizzico di poesia a qualunque tipo di avventura o esplorazione che un viaggiatore vorrà intraprendere.
L’isola è ricca di cittadelle, cattedrali, moschee, punti d’interesse e monumenti. La ricchezza di etnie diverse fa sì che le feste nazionali religiose siano più di venti ogni anno, condivise indistintamente da tutta la popolazione. Per citarne solo alcune, ci sono: il Cavadee Thaipoosam, il Maha Shivaratree, Divali o il Capodanno cinese. L’armonia tra gli uomini non è un sogno, può essere una realtà.
Per affrontare il clima tropicale un alleato infallibile è sicuramente l’acqua di cocco che da queste parti si chiama dilo koko, mentre per smorzare la fame durante le escursioni cittadine imperdibile un po' di dal-pouri, una focaccia tradizionale, una declinazione locale del naan indiano, che si può degustare solo o accompagnato da salse al curry e sottaceti.
La comunità cinese è piuttosto piccola ma il Capodanno Cinese non passa di certo inosservato. Grandi pulizie e decorazioni in rosso, il colore della felicità, ma soprattutto fuochi d’artificio per scacciare gli spiriti maligni e dare il benvenuto al nuovo anno! Imperdibile un giro alla Chinatown di Port Louis per vivere a pieno i festeggiamenti!
Se i capodogli sono di casa da queste parti durante tutto l’anno ed insieme a delfini, tartarughe giganti e pesci colorati abitano le acque mauriziane, per avvistare le megattere bisogna aspettare il periodo tra Giugno e Novembre, ma è forse quest’attesa a rendere lo spettacolo ancora più emozionante.
Da Flic en Flac a Tamarin i siti più spettacolari, grazie alle formazioni rocciose sottomarine che creano pareti a strapiombo ricche di pesci e coralli. Il punto più spettacolare? La Cathèdrale, ma spostandosi più a sud, le probabilità di incontrare i delfini aumentano.
È una delle feste più popolari di Mauritius ed è dedicata alla divinità hindu della guerra Lord Muruga e alla dea Parvati che insieme sconfissero il demone Soorapadman. Un intero giorno di festa commemorato durante la luna piena del decimo mese del calendario Tamil, la cui data varia di anno in anno, ma solitamente tra gennaio e febbraio. I fedeli si riuniscono nei templi, portando fiori e offerte ma non prima di un toccante bagno purificatorio.
Un massiccio pellegrinaggio hindu fino al lago sacro del Grand Bassin, nel Parco Nazionale delle Black River Gorges fino alla statua di Shiva alta ben 33 metri. Leggenda vuole che lo stesso Shiva abbia creato il lago quando, in viaggio con la moglie Parvati, qui calò qualche goccia proveniente direttamente dal Gange formando il lago, ormai sacro per i fedeli hindu. Una volta all’anno, per 3 giorni, pellegrinaggi, ghirlande di fiori, cibo e incenso vengono donati a Shiva da tutti i fedeli, e i turisti, che si ritrovano nell’evento hindu più importante dell’anno.
Davvero riduttivo definirlo un semplice giardino botanico, basti pensare che si tratta del più antico dell’emisfero sud ed il secondo più importante al mondo. La protagonista indiscussa è la Victoria Amazonica, una meravigliosa ninfea gigante il cui fiore cambia colore durante l’arco della giornata, bianco al mattino, poi rosa e viola la sera, sempre così fino alla sua morte, 4 giorni dopo. Non mancano poi orchidee, ibiscus, palme (di almeno 95 varietà differenti), ebani, bambù (oltre i 15 metri), baobab, fiori di loto e migliaia di altre meraviglie.
All’interno del Black River Gorges National Park si trovano queste dune di sabbia di sette colori diversi, ben definiti e distinguibili. I più naif parlano di un luogo magico o incantato ma in realtà è frutto di un processo scientifico abbastanza chiaro. Si tratta infatti del risultato del processo di raffreddamento incostante delle rocce laviche e dalle diverse concentrazioni di metalli che influiscono sulle sfumature di colore: la presenza di ferro enfatizza il colore rosso mentre l’alluminio tende al blu e al viola. Il momento migliore per visitarle? All’alba o al tramonto, dove complice la luce calda i colori assumono una magia unica…

Informazioni utili

Per i cittadini italiani è necessario il passaporto con validità residua superiore alla data di rientro in Italia e biglietto aereo di andata e ritorno. Visto non richiesto per viaggi turistici fino a 90 giorni di permanenza nel Paese. Attenzione: nel caso in cui sia previsto un soggiorno abbinato negli Emirati Arabi, è necessario che il passaporto abbia 6 mesi di validità dall’ingresso negli Emirati Arabi Uniti.  

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Mauritius è caratterizzata da un clima tropicale che rende piacevole il soggiorno tutto l’anno, per le temperature e clima molto piacevoli, consigliamo, in particolari i mesi di settembre, ottobre e novembre.

Il clima a Mauritius è tropicale con una stagione più secca e fresca che indicativamente va da giugno a settembre e una più calda e umida tra gennaio e marzo.

La differenza di fuso orario con l'Italia è di 3 ore in più (2 ore in più quando in Italia è in vigore l'ora legale).