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Oman: un regno da fiaba

Il Sultanato dell’Oman, rispetto ai paesi confinanti del Medio Oriente, ha una virtù che lo rende unico: la diplomazia. Questo paese è infatti riuscito negli ultimi secoli a mantenere rapporti di collaborazione socio economica con gli altri territori, un fattore che si è rivelato fondamentale per il suo sviluppo economico e sociale. I legami diplomatici con le compagnie delle Indie lo resero un ottimo scalo commerciale.

Negli ultimi decenni l’Oman si è aperto al mondo moderno. Nel 1970, il sultano Sa’id bin Taymur venne deposto da suo figlio Qaboos bin Sa’id Al Sa’id, segnando un momento rivoluzionario nella storia del regno. Qaboos ha abolito la schiavitù e ha trasformato l’industria del petrolio, fino ad allora rimasta legata a scopi esclusivamente militari, facendo rifiorire lo sviluppo economico. È stato proprio col suo insediamento che il paese ha preso il nome di Sultanato dell’Oman. Il giovane Sultano ha trovato subito l’appoggio della popolazione e ha continuato a instaurare e mantenere relazioni diplomatiche fondate sul rispetto reciproco con tutti i paesi confinanti. Ottimi sono anche i rapporti con Stati Uniti e Regno Unito, ai quali il Sultanato resta molto vicino, tanto da garantirgli sempre un punto di appoggio nel regno per ambasciate e missioni milita...

Da non perdere in Oman

Cielo, mare, terra e deserto così Dio ha creato il mondo secondo la leggenda araba. Qui verrete scaraventati indietro di 5.000 anni, ai tempi della città perduta di Ubar, che raggiungerete in 4x4 e che vivrete immergendovi totalmente nella cultura e nelle tradizioni degli Areesh, gli abitanti di questo angolo di deserto. Giusto il tempo di gustarsi un profumatissimo karkadè, che il vostro sguardo verrà rapito dall’indimenticabile spettacolo naturale del tramonto, con il sole che lentamente scompare tra le dune. Uno scenario da fiaba!
Le rovine di Al Baleed, ad oggi, rappresentano il sito archeologico più antico esistente sulla Penisola Arabica. La località è affacciata sulle rive della laguna di Khawr Al Baleed ed è separata dall’Oceano Indiano da una striscia di spiaggia ombreggiata da palme lungo la costa orientale. Qui, nell’arido paesaggio a basse colline, un percorso di oltre due chilometri conduce all’area dove sono state scoperte le costruzioni dell’antica Cittadella, una moschea a qualche dimora residenziale. L’intera area è Patrimonio dell’UNESCO dal 2000.
Deserto, montagne, sabbia bianca e acquee trasparenti: la spiaggia di Al Mughsail è un vero emblema del turismo balneare omanita, tra le spiagge più belle in assoluto del Sultanato. Dedicate una giornata alla scoperta di questa perla, tra le più belle e nascoste, vi sembrerà davvero di essere sulla luna…..almeno fino all’arrivo dei dromedari neri, i veri abitanti della zona, che per nulla intimoriti dalla (sporadica) presenza umana, ogni giorno a piccoli gruppi si avvicinano al mare scendendo dagli altipiani circostanti. Anche questo è uno spezzato di quotidianità da non perdere!
Uno dei paesaggi più belli e inusuali di tutto l’Oman costellato di cascate, laghi e rilievi collinari, decisamente inaspettato per la visione che molti hanno di queste terre. Parliamo di una vegetazione talmente lussureggiante e risplendente da non sembrare reale. La zona è un luogo di richiamo per gruppi di dromedari e tantissime altre specie di animali, che per nulla intimoriti dalla presenza umana si avvicinano alle sorgenti d’acqua dagli altipiani circostanti per rifocillarsi.

Informazioni utili

Documenti richiesti:

  • Passaporto con almeno sei mesi di validità.
  • Visto turistico: l'ingresso nel Paese per soggiorni fino a 14 giorni non rinnovabili è consentito senza necessità di visto di ingresso. Per soggiorni superiori è necessario ottenere online un visto turistico sul sito della Royal Oman Police. Su tale portale è possibile acquistare un visto per soggiorni fino a 30 giorni, rinnovabili una sola volta, o un visto multi-entrata di durata annuale. Si rimanda ai contenuti dell'Avviso in evidenza su questo sito relativamente ai requisiti di negatività al COVID per l'ingresso nel Paese e le misure di quarantena previste.

    Se si intendono effettuare escursioni in Oman nella regione di Musandam (exclave omanita sullo stretto di Hormuz) e nella città di Buraimi (alla frontiera con gli Emirati) occorre verificare accuratamente che sia registrata l’uscita dal Paese sul passaporto (in alcuni casi non vi è una vera e propria frontiera)

Per maggiori informazioni sui documenti necessari per il tuo prossimo viaggio clicca qui.

NB: data la variabilità delle normative in materia e per maggiori informazioni, prima della partenza è necessario consultare il sito viaggiaresicuri.it.    

Come per tutti i paesi dell’area del Golfo Persico, il clima è caldo, con temperature medie molto elevate, tra i 30 e i 40 gradi. Tuttavia, caso molto raro nel Medio Oriente fatto di terre aride e desertiche, l’Oman può vantare il dono della stagione monsonica khareef che garantisce in alcune aree a sud del paese paesaggi verdi e lussureggianti. Nel meridione, infatti, il clima è straordinariamente sub-tropicale e città come Salalah profumano di mare e di terra fertile, quasi un miraggio nel deserto.

Da fine giugno a settembre, le precipitazioni portano umidità e attirano i turisti locali, in fuga dalle temperature torride del golfo arabico. Per il resto dell’anno, il sole splende sempre e la brezza dell’oceano rinfresca l’aria, fissando stabilmente il termometro intorno ai 30 gradi.

Da fine settembre ad aprile – il tempo è caldo e soleggiato tutti i giorni, con clima secco e temperature intorno ai 28 -40 gradi.
Da maggio a settembre – al nord fa molto caldo, mentre nel Dhofar inizia la stagione delle piogge.

La differenza oraria è di + 3 ore rispetto all’Italia (+ 2 ore quando in Italia vige l’ora legale).

La lingua ufficiale è l’arabo. La lingua più diffusa è l’inglese soprattutto negli alberghi e nei luoghi turistici.