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Parque Nacional de Timanfaya

Il territorio di Lanzarote è stato devastato e ridisegnato dalle numerose eruzioni vulcaniche avvenute, in particolare, dal 1730 al 1736. In questi 6 anni la lava modellò il territorio, cancellò per sempre almeno 11 villaggi e ricoprì ben 200 chilometri quadrati di terreno fertile.

Nessuno degli isolani perse la vita, e questo fu un vero miracolo, ma gran parte della popolazione abbandonò l’isola. Oggi come allora, i vulcani rimangono i grandi protagonisti di Lanzarote. Minacciosi e affascinanti, dominano l’entroterra e sono parte del grande Parque Nacional de Timanfaya, (fondato nel 1974) che conta più di 5.000 ettari di territorio. L’ingresso al parco si trova poco più a nord del villaggio di Yaiza. Da qui, in circa 15 minuti, si possono salire i pendii vulcanici a bordo di un dromedario e godere di una splendida vista sul paesaggio lunare: un mare di lava scuro si distende a perdita d’occhio fino a toccare l’Oceano. I contrasti cromatici sono fortissimi e conferiscono a questa terra un aspetto alieno, quasi sovrannaturale. Ma ancora più affascinante è sapere che il paesaggio vulcanico vive ancora. Sotto la crosta nera di ce...

Da non perdere a Lanzarote

Questo piccolo arcipelago si trova vicinissimo alla costa nord-occidentale di Lanzarote ed è formato da 5 isole in totale. La principale e peraltro l’unica che è possibile visitare è La Graciosa con i suoi due pueblitos di Caleta de Sebo, dove vivono la maggior parte dei quasi 700 abitanti totali, e Pedro Barba decisamente più piccolina. Dista solo pochi km dalla costa di Orzòla da cui partono traghetti che in brevissimo tempo raggiungono la sponda opposta.
Diversi e più o meno artigianali sono i mercatini che potrete trovare sull’isola. Primo fra tutti quello di Teguise (pueblo) che si tiene la domenica mattina ed è decisamente il re per i tanti prodotti di artigianato. Da non perdere anche il mercato della Marina Rubicòn di Playa Blanca (mercoledì e sabato mattina) e quello di Harìa a cui partecipano tanti proprietari delle aziende agricole della zona per vendere i proprio prodotti biologici (sabato mattina)!
Dichiarato tale nel 1974, questo parco ha sembianze tutt’altro che terrestri. Le eruzioni dei secoli scorsi, ed in particolare quelle avvenute per ben sei anni continuativi tra il 1970 e 1976, hanno modificato definitivamente e in maniera stravolgente l’aspetto e la vita su quest’isola. Con un estensione di 51 km2 trova il suo punto panoramico nell’Islote de Hilario, riqualificato da César Manrique, dal quale potrete godere di un paesaggio lunare che vi lascerà estasiati.
Questi festeggiamenti si prolungano durante le due settimane centrali di Agosto. Un tempo festa religiosa del barrio de San Ginès di Arrecife, convertita poi nella festa di Lanzarote più sentita anche dai pueblitos più piccoli dell’entroterra. Se avete la fortuna di essere sull’isola in quei giorni non potrete non accorgervi.. tutto viene addobbato con ghirlande e smerli coloratissimi e i paesi ospitano bislacche manifestazioni e concerti di artisti locali!
A seguito delle eruzioni vulcaniche i terreni hanno subito mutamenti non indifferenti che gli agricoltori della zona hanno sapientemente sfruttato. Le piante della vite vengono cresciute in delle nicchie ricoperte di cenere vulcanica e racchiuse in costruzioni chiamate zocos o gerìa, dei semicerchi di mattoncini ampi circa cinque metri che hanno lo scopo di proteggere le piante dal vento costante. Se non disponete di un’auto potete approfittare dei vari tour in autobus che vengono organizzati!
La sfilata principale si tiene sempre ad Arrecife, capoluogo dell’isola. La tradizione vuole che alla fine di tutte le celebrazioni, dopo giorni di canti e balli, si debba seppellire una sardina (simbolo del Carnevale) proprio nel giorno del Mercoledì delle Ceneri. Diversa la tradizione del paese di Teguise che celebra los diabletes, piccoli diavoletti che la leggenda narra vagassero per le strade gridando ed impaurendo i bambini.
Le eruzioni del 1970-76 hanno creato delle cavità sotterranee. Nel caso del Jameo del Agua l’oceano si infiltrò nella montagna proprio durante la fuoriuscita di magma, così da creare uno splendido laghetto con acqua color turchese che ospita una specie unica al mondo di minuscoli granchietti. I due siti sono stati scelti da Manrique per la creazione di due grandi sale da concerti grazie alla fantastica acustica che conferiscono le rocce vulcaniche. Vari sono gli appuntamenti in entrambe: tra luglio e settembre nella sala di Jameo del Agua; tra settembre e aprile nella sala della Cueva de los Verdes.
Anche a Lanzarote sono vari le ricorrenze che attirano sportivi di tutto il mondo. Segnaliamo però la Lanzarote Marathon, sorella della Lanzarote International Marathon ma molto più paesana. Si tiene tra fine novembre e i primi di dicembre ed è appunto una gara popolare che attira tanti spettatori incuriositi per lo più nelle strade della capitale.

Informazioni utili

Per viaggiare alle Canarie è necessario il passaporto o la carta di identità valida per l’espatrio.   

Le Canarie hanno un clima mite e piacevole tutto l’anno. In estate le temperature hanno una media di 25 gradi e in inverno di 18. A causa della loro conformazione si possono individuare dei microclimi, le isole sono sfiorate costantemente dagli Alisei, venti che soffiano da Nord – Est.

Le Canarie sono 1h indietro rispetto all’Italia.

La lingua ufficiale delle Canarie è lo spagnolo.

Altre destinazioni alle Canarie