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Colosso di Rodi
Città ricche di vita, spiagge incantate e una storia che lascia ancora oggi a bocca aperta: l'elenco di cosa vedere a Rodi è davvero unico nel suo genere! Nota ai più per essere stata, secondo la mitologia, luogo di nascita di Afrodite, l'isola di Rodi vanta una bellezza naturale incontaminata e rigogliosa, che lascia tutti a bocca aperta.
Una delle storie più affascinanti è quella del Colosso che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Una statua gigantesca, frutto di un lavoro accurato e lunghissimo, dalla storia incredibilmente complessa e un finale misterioso. Volete saperne di più? Continuate a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere sul Colosso di Rodi, e preparatevi a partire alla volta di quest’isola strabiliante!
Cenni storici
Rodi è sempre stata un’isola molto frequentata. Oggi rappresenta una delle isole più amate da chiunque visiti la Grecia, ma nei tempi antichi vantava una posizione strategica fra Oriente e Occidente che la rendeva importantissima per il commercio. Faceva parte del vasto impero di Alessandro Magno e, quando morì, finì sotto la guida di Tolomeo. Il successivo tentativo di conquista da parte di un rivale di Tolomeo fallì, e l’isola si ritrovò con un vasto equipaggiamento militare nemico e tesori vari che, all’epoca, erano preziosissimi.
Questi portò alla volontà di costruire una grande statua dedicata al dio Helios, per ringraziarlo della protezione. Lo scultore del Colosso di Rodi, Carete di Lindo, impiegò circa dodici anni a finire la sua opera. Un lavoro lungo e preziosissimo, culminato da quest’opera gigantesca, che rendeva unico il panorama della città. Straordinario!
Il colosso
Stando ai documenti dell’epoca e alle ricostruzioni degli studiosi, il Colosso di Rodi doveva essere alto più di trenta metri, costruito in marmo e bronzo. Per molti, la statua si trovava all’ingresso del porto per accogliere i tanti visitatori dell’isola. Per altri, invece, è probabile che fosse sì visibile dal porto, ma un po’ più distante dall’ingresso principale di quest’ultimo. Quest’ultima ipotesi è dovuta alla teoria per cui la statua fungesse anche da faro: pare che nella mano destra, infatti, il dio Helios reggesse una torcia funzionante. I resti del Colosso di Rodi sono attualmente introvabili, rendendo difficile una sua collocazione in città e qualsiasi ipotesi sulla posa assunta dal dio.