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La Basilicata è una terra che, in chi la visita, fa nascere un sentimento di gratitudine verso madre natura. Un sentimento appagante che arricchisce lo spirito e fa entrare in comunione con la bellezza dei boschi, delle montagne rocciose delle Dolomiti, dei campi arati e di quelli in cui si muovono, mansuete, le greggi, dei mitici paesaggi dei calanchi e delle gravine in cui si inseriscono i Sassi di Matera.
E poi ci sono le spiagge – quelle del metapontino e quelle di Maratea –, i laghi, i castelli e le roccheforti che si stagliano fieri su borghi secolari dove domina la quiete, si respira a pieni polmoni aria fresca e pulita, si alzano gli occhi al cielo, di notte, e si resta stupefatti a contemplare la coltre di stelle. E sembra che in nessun altro posto al mondo la notte possa essere così incantevole.
In Basilicata non manca nulla, nemmeno il mare. Sebbene per brevi tratti, questa regione è bagnata sia dal Tirreno (per circa 20 km) che dallo Ionio (per circa 35 km). La costa ionica e quella tirrenica sono davvero diversissime tra loro: una si mostra bassa e sabbiosa, l’altra selvaggia e rocciosa.
Sulla costa ionica abbiamo Nova Siri Marina, Marina di Pisticci, Metaponto, località balneari adatte soprattutto alle famiglie, grazie alle ampie spiagge sabbiose con fondali bassi. Questa zona, oltretutto, è un ideale punto di partenza per visitare i borghi dell’entroterra materano.
La costa tirrenica è caratterizzata dalle alte scogliere formate dalle montagne che vengono a specchiarsi nel mare. Qui si trova la bella Maratea, con le sue spiaggette di ghiaia e di roccia che si inseriscono qui e là lungo la scogliera. Sul suggestivo paesaggio domina l’imponente statua del Cristo Redentore.
Perfettamente integrati tra i paesaggi lucani fanno capolino i centri urbani e i minuscoli borghi, detentori di storia, tradizione e cultura. Impossibile stilare una classifica dei più belli. A nord sono imperdibili Melfi e Lagopesole, con i loro castelli federiciani, Venosa, la città in cui nacque il poeta latino Orazio, e Acerenza, con la sua monumentale Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio vescovo, costruita tra l’XI e il XIII secolo. A est, nel materano, spiccano Bernalda, luogo d’origine della famiglia di Francis Ford Coppola, Aliano, il paese che ospitò lo scrittore Carlo Levi durante il suo confino e poi Ferrandina, Montescaglioso e Miglionico, tutte realtà che offrono ai viaggiatori il piacere della sosta laddove il tempo si è fermato. A Castelmezzano e a Pietrapertosa si ha invece l’impressione di passeggiare in un presepe, incastonate come sono nella pietra dolomitica.
La Basilicata è una meta di viaggio ideale anche per gli appassionati di storia antica che potranno ammirare le vestigia della Magna Grecia e dell’epoca preromana e romana nei siti di Serra e Rossano di Vaglio e nei parchi archeologici di Venosa, Grumento e Metaponto. Completano il tour delle attrazioni culturali i famosi Sassi di Matera e il Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri.
Se si presentasse l’idea di un viaggio in Basilicata, si segua quindi l’invito del poeta Orazio: carpe diem!
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“In Basilicata abbiamo tutto”. Non è raro sentir pronunciare queste parole dai lucani innamorati della propria terra. E affermazioni come questa rispecchiano in modo puntuale la realtà dei fatti: ai viaggiatori che scelgono la Basilicata come meta di viaggio non sfuggirà la poliedricità di questa regione. Aspetto, questo, che dà modo di organizzare itinerari completi, in cui non mancano natura, storia, cultura, folklore e relax.
La natura è protagonista, come suggerisce il nome antico della Basilicata, Lucania, dal latino “lucus” ossia “bosco”. Così il viaggiatore potrà ritrovarsi di fronte alle colline del Vulture, a nord, ricoperte dai vigneti da cui si ottiene il celebre Aglianico, a quelle dorate della valle del Bradano, al paesaggio lunare dei calanchi del materano e alle imponenti montagne del massiccio del Sirino, delle Piccole Dolomiti Lucane e del Parco Nazionale del Pollino dove si nasconde il raro pino loricato.
Fanno parte del patrimonio naturalistico lucano anche i laghi artificiali che si sono formati in seguito alla costruzione di dighe. Per esempio quelli di Pietra del Pertusillo, della Camastra e di San Giuliano, quest’ultimo inserito nell’omonima Oasi WWF. Ma i signori della Basilicata lacustre sono i Laghi di Monticchio che occupano il cratere dell’estinto vulcano del Vulture.