Scegli tu l'orario che preferisci
L’Avana è la città che meglio rappresenta lo spirito di Cuba. Ѐ la perfetta sintesi delle condizioni e contraddizioni dell’isola, della gioia, della spregiudicatezza e della sofferenza. Nelle strade la vita scorre a ritmo di musiche caraibiche, tra una boccata di sigaro e una sorsata di rum, mentre sullo sfondo si affacciano slogan socialisti e grattacieli.
Se parliamo di L’Avana, parliamo di colori, suoni e odori, perché qui i sensi vengono travolti da un’infinità di stimoli diversi come lo sferragliare degli autobus, la musica delle radio, le grida dei venditori ambulanti e i colori, quelli pastello dei palazzi coloniali e quelli accessi delle auto americane, accompagnati dall’odore di sigari, di fritto e di frutta tropicale. Insomma, L’Avana è un caotico e irresistibile mescolarsi di vita e di storia.
I trascorsi di L’Avana sono raccontati dai suoi principali quartieri, dove si mescolano in modo eclettico e disordinato stili provenienti da epoche e dominazioni differenti. I palazzi coloniali, le chiese barocche, i casinò, gli hotel fatiscenti e le severe architetture sovietiche sono solo alcuni dei mille volti della città.
Il cuore autentico di L’Avana è custodito nell’Habana Vieja, il quartiere dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 1982. Qui si incontrano le vie più caratteristiche e gli edifici più affascinanti, come il Castillo de la Real Fuerza e il Palacio de los Capitanes Generales.
Passato e presente convivono l’uno affianco all’altro e così, a poca distanza dalla città vecchia, sorge la parte più moderna, L’Habana Centro, prodotto dell’espansione di fine Ottocento. Ѐ il quartiere della borghesia mercantile che qui ha costruito abitazioni, parchi ed edifici pubblici, in un sobrio ed elegante stile neoclassico. Tra i luoghi da vedere ci sono il Gran Teatro de La Habana, il Capitolio Nacional, la Real Fábrica de Tabacos Partagas, il Museo de la Revolución, il Barrio Chino, la Fuente de la India nel Parque de la Fraternidad e il Museo Nacional de Bellas Artes.
Il Vedado è un altro quartiere nato alla fine dell’Ottocento. Sorge in un punto privilegiato della città da dove si controllava l’arrivo delle navi nemiche. Il nome significa “vietato” perché qui non era consentito ostacolare la vista con la costruzione di nuovi edifici. Il quartiere ha una struttura a scacchiera ordinata e ortogonale. Le sue vie un tempo ospitavano le residenze della borghesia; oggi sono costellate di negozi, pub, alberghi e grattacieli.
Subito a ovest di Vedado c’è il quartiere Miramar, attraversato dalla famosa Avenida 5ta., ispirata alla Fifth Avenue newyorkese. Qui, all’ombra delle palme, si trovano ambasciate, ville e alberghi di lusso. Luoghi che un tempo erano frequentati da giocatori d’azzardo, turisti del sesso, gangster e uomini d’affari. Oggi di tutto questo rimangono solo gli edifici riconvertiti a nuovo uso. La vista alla parte novecentesca della città deve includere anche il Malecón, il lungomare, il luogo di incontro scelto dagli habaneros. In questa zona le case dai colori pastello si affacciano sul mare e si lasciano bagnare dagli schizzi delle onde che si infrangono sugli scogli. Un vero spettacolo.
Il viaggiatore che vorrà perdersi tra i vicoli dell’Avana Vecchia e sostare nelle sue piazze farà un vero viaggio dentro la storia della città.
Passeggiare lungo Calle Obispo e Calle Mercaderes è immergersi nelle atmosfere dell’Avana dei primi dell’Ottocento. Qui abitavano ricchi scrivani e funzionari del porto. Le case eleganti, decorate con piastrelle e precedute da ingressi di colonnati, si prestano a un tuffo indietro nel tempo. Oggi sono le strade più frequentate del quartiere, costellate di botteghe di artigiani e agropecuarios, i caratteristici mercati di frutta carne e verdura, ma anche di ristoranti e bar dove rinfrescarsi con una spremuta di mango e assaggiare la tortica, il tipico biscotto salato al burro.
Calle Villegas, Calle Muralla e Calle Habana sono vie in cui ci si può imbattere in volti e situazioni che sembrano usciti da una commedia. Le porte delle numerose botteghe sono sempre aperte ai turisti, così come quelle delle case che si lasciano sbirciare all’interno, per un piccolo assaggio di vita quotidiana. In questa zona si trova La Merced, da molti ritenuta la chiesa più bella dell’Avana, e a pochi passi di distanza è da visitare anche l’Arena di Trejo, dove si può assistere agli allenamenti di giovani pugili.
Plaza de la Catedral è l’antico luogo di ritrovo dei pescatori e la sede dei loro magazzini portuali, oggi trasformati in laboratori d’arte e in bar. Qui fa da protagonista la cattedrale barocca del XVIII secolo, una vera e propria “musica trasformata in pietra”, così come la definì lo scrittore cubano Alejo Carpentier. Consigliamo di visitarla in diversi momenti della giornata, perché i giochi di luce sulla facciata sono davvero sorprendenti.
Plaza Vieja è un’altra piazza barocca da non perdere, dove si trova la “Fuente nueva”, una fontana costruita da Giorgio Massari con 85 tonnellate di marmo di Carrara. Visitarla provoca la straniante sensazione di trovarsi in una piazza italiana nel cuore dei Caraibi. Qui, in corrispondenza con Calle Mercaderes, svetta la torre della Camera Oscura. Vale la pena salire per ammirare la spettacolare proiezione del profilo a 360° della città, il modo migliore per rendersi conto della sua grandezza.
La musica afrocubana è la colonna sonora di L’Avana, il battito del suo cuore. Le sonorità, vivaci e trascinanti, sono frutto dell’incontro tra gli strumenti a corda spagnoli, come la chitarra e il mandolino, e le percussioni africane. Da questa “storia d’amore” sono nati alcuni dei generi musicali più famosi al mondo come il bolero, la guajira e la rumba, che scandiscono i passi del chachachá, del mambo, del guaguancò e della salsa.
La musica si trova in qualsiasi angolo della città, lungo le strade, dove ci si può imbattere in gruppi musicali che suonano dal vivo nelle case, nei bar e, ovviamente, nei numerosi locali da ballo.
Il circuito musicale è molto legato ai grandi alberghi. Sono celebri le serate al Salón 1930 dell’Hotel Nacional, il locale dove si esibivano i Buena Vista Social Club, un luogo di culto per gli amanti della band. Ma anche la discoteca Tarquinio, che si trova nell’Hotel Habana, è apprezzata per la buona musica e, soprattutto, per una vista spettacolare sulla città.
Per gli appassionati di musica, l’International Jazz Festival è un appuntamento irrinunciabile: si tiene ogni anno a dicembre dal 1979. In questa occasione i teatri, le sale da concerto, le piazze e club più intimi di L’Avana si riempiono di musica e di visitatori da tutto il mondo.
Sorseggiare un rum e fumare un puro habano mentre si osserva uno spettacolo di danza caraibica è il modo migliore per assaporare un po’ di vita cubana. Il ballo è il secondo grande protagonista dell’Avana. Il poeta José-Maria de Hérédia scriveva che chi non sa ballare a Cuba è da ritenersi un vero sventurato. E infatti l’intera città sembra muovere il bacino a ritmo di musica e invitare tutti a seguirla.
È doveroso, quindi, farsi tentare dai numerosi locali da ballo, come la Casa della Musica a Miramar (Avenida 35, angolo Calle 20), il Cafè Cantante Mi Habana (Calle 39 - angolo Paseo) o El Delirio Habanero, vicino a Plaza de la Revoluciòn.
Da non perdere per nulla al mondo è una serata al cabaret più famoso di tutta Cuba, che si trova al Tropicana. Il celebre locale, inaugurato nel 1940, è un vero “paradiso sotto le stelle” che ospita più di 1.000 persone e dove si esibiscono più di 200 artisti a serata tra musicisti, cantanti e ballerine. Queste ultime sono le vere stelle che brillano insieme alle sfolgoranti luci del palcoscenico, ricoperte di piume colorate e paillettes luccicanti e offrono uno spettacolo che vale il prezzo del biglietto.
Per un cubano il ballo è come camminare. Agli angoli di ogni strada, in ogni luogo in cui ci sia una radio o più frequentemente quando si incontrato piccoli complessi che suonano musica dal vivo le persone si muovo a ritmo di musica! Numerosi sono quindi i locali dove poter ballare e lasciarsi contagiare dai suoni della musica cubana, dalla salsa alla rumba passando per il mambo e il guanguancò. Sono quindi numerosissimi anche i locali dove sperimentare e godersi della buona musica, tra quasti proponiamo la Casa della Musica a Miramar (avenida 35, angolo calle 20), il Cafè Cantante Mi Habana (calle 39 - angolo Paseo) o El Delirio Habanero, vicino a Plaza de la Revoluciòn. All’interno dell’hotel Nacional si trova il Cabaret Parisienne, mentre all’interno dell’hotel Habana Libre si trova la discoteca Tarquinio rinomata per la sua buona musica, ma anche per la spettacolare vista panoramica sull’Avana by night! Di particolare rilevanza e lo “Show Tropicana bajo las estrellas” uno spettacolo unico, noto in ambito caraibico fino dal 1939 e che va in scena tutte le sere in un palcoscenico all’aperto dove si esibiscono ai frenetici ritmi cubani quasi 200 artisti tra ballerini, cantanti e musicisti un evento da non perdere!
La Bodeguita Del Medio
La Bodeguita è probabilmente il locale più famoso e di maggior interesse turistico di tutta la Capitale. Si trova a pochi passi dalla Piazza della Cattedrale all’Habana Vieja, un “place to be” per chi si trova all’Avana. Riconosciuto da sempre come uno dei locali preferito da Ernest Hemingway. Qui l’occasione può essere buona non solo per assaggiare un ottimo mojito ma anche un piatto tipico della cucina creola ascoltando della eccellente musica locale.
Calle Mercaderes
Assieme a Calle Obispo una delle vie più famose della città, quasi completamente restaurata rappresenta una delle vie più vive grazie ai numerosi negozi di artigiani, ai mercatini, alla folla che continuamente la percorre. Qui tanti ottimi ristoranti e bar dove fermarsi per uno spuntino tipico o per gustarsi un buon mojito magari ascoltando qualche artista di strada.
Plaza de la Catedral
Probabilmente la piazza più famosa della città grazie alla immensa cattedrale storica che la sovrasta. E’ la più uniforme delle quattro piazze coloniali dell’ Habana Vieja. E’ un vero e proprio museo “a cielo aperto” del periodo barocco cubano, la cattedrale come tutti gli edifici attorno risalgono al secolo XVIII.
Plaza Vieja
La Plaza Vieja disegnata nel 1559 è la piazza maggiormente eclettica dell’Havana dal punto di vista architettonico. Qui il barocco cubano è in perfetto equilibrio con l’art nouveau di ispirazione gaudiana.
Calle Obispo
Localizzata al centro dell’Habana Vieja percorrendola si possono incontrare manifestazioni locali, artisti da strada, gallerie d’arte, negozi caratteristici e bar dove gustarsi un mojito ascoltando musica cubana.
Museco Casa Natale Jose Marti
Si tratta della casa museo di uno degli eroi nazionale della repubblica di Cuba. Jose Marti fu un importante politico e intellettuale del XIX secolo. La sua casa a due piani fu trasformata in museo nel 1925 e dichiarata come monumento nazionale del 1949. Al suo interno oggetti e documenti fotografici appartenenti a Jose Marti.
Le migliori offerte per la tua vacanza a L' Avana
Cristoforo Colombo la definì “la terra più bella che occhio umano abbia mai visto”. Da quel momento in poi iniziò la storia di L’Avana, la città adagiata sulla suggestiva baia a forma di ventaglio spagnolo.
L’Avana fu fondata il 15 novembre del 1519 e divenne capitale di Cuba nel 1607. La tradizione racconta che la prima pietra fu posata dove oggi sorge la ceiba, una sequoia che si trova in Plaza de Armas, una zona centrale dell’Habana Vieja. L’albero sacro è venerato dagli habaneros come se si trattasse di una divinità con poteri sovrannaturali. Ogni anno, il 15 novembre, gli abitanti la celebrano compiendo tre giri intorno al tronco, un rito cui vale davvero la pena assistere.
L’Avana è nota per essere stata uno dei porti commerciali più importanti del Cinquecento. Da qui partivano i grandi galeoni carichi di metalli e pietre preziose che attraversavano l’oceano e che spesso venivano presi d’assalto da pirati e corsari. Fu proprio per far fronte agli attacchi dei nemici che la città fece costruire meravigliose fortificazioni ancora oggi visibili, come il Castillo de Los Tres Reyes del Morro, il Castillo de San Salvador de la Punta e la Fortaleza de San Carlos de la Cabaña.
Ma il momento storico più importante per la città fu senza dubbio l’Ottocento durante il quale si registrarono profondi cambiamenti politici, sociali e urbanistici. Protagonista del secolo fu la criolla, una potente e facoltosa classe mercantile decisa a battersi per conquistare maggiore autonomia dallo stato spagnolo. Questa fu solo la premessa per la nascita dei moti di indipendenza guidati dal poeta e politico José Martí, un eroe nazionale. L’autonomia fu conquistata nel 1898, anche se il Paese rimase sotto il controllo economico e politico degli Stati Uniti.
Oggi L’Avana è l’unica città in America con una storia alle spalle ininterrottamente non democratica. Il susseguirsi di lotte e dominazioni ha segnato in modo irreversibile il suo volto. Basta passeggiare nei diversi quartieri per ripercorrere le tappe di questo trascorso, dai primi insediamenti del periodo coloniale ai lussuosi grattacieli di ispirazione americana.