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Fra le spiagge e i colori della Corsica
I paesini di Capo Corso si stagliano su promontori rocciosi, ma basta fare pochi chilometri per ritrovarsi nel bel mezzo di un deserto: seguici fra i più sorprendenti panorami che questi paesaggi offrono.
Spiagge paradisiache, calette rocciose, montagna, torrenti, cascate, sentieri in cui perdersi: le parole non bastano a descrivere la straordinaria varietà di paesaggi della Corsica, una natura selvaggia e incontaminata che non ha paragoni in tutto il Mediterraneo. Per la prima parte della nostra vacanza in Corsica decidiamo di esplorare la parte nord dell'isola.
Capo Corso, coast to coast
Dopo una breve visita di Bastia, dove siamo sbarcati, decidiamo di dedicare la prima giornata al giro del "dito", la penisola di Capo Corso. Questa è una delle parti più spettacolari dell'isola, con montagne che precipitano tra i flutti e pittoreschi paesini di pescatori. Appena a nord di Bastia, incontriamo il villaggio di Erbalunga, che un tempo era un borgo di pescatori e ancora oggi è avvolto nell'atmosfera di un tempo. La parte più affascinante è quella dove le vecchie case si appoggiano al piccolo promontorio roccioso, sorvegliato, da circa 400 anni, da una vecchia torre genovese.
Doppiato il Capo, la nostra vacanza in Corsica prosegue sul lato ovest, dove raggiungiamo Centuri, meraviglioso, piccolo centro dal sapore antico. Qui il tempo si è fermato al secolo scorso, la tranquillità è irreale e i colori e le forme delle casette sono quelli tipici della loro epoca. Il piccolo porto ci ospita mentre passiamo davanti ai ristoranti che offrono aragosta e restiamo ammirati da un paesaggio semplice e mozzafiato al tempo stesso. Per il tramonto ci riserviamo una spiaggia: quella di Nonza, paesino arroccato a 40 km più a sud, è particolare perché è nera. Dall'alto della famosa torre genovese riusciamo a vederla sotto di noi, scura ed enorme, e la raggiungiamo partendo proprio dal centro abitato. Lo strano colore della sabbia fa risaltare ancora di più l'azzurro limpido del mare e le scritte che i turisti hanno formato, raccogliendo i ciottoli più bianchi, lungo la riva.