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Sapori sardi… parte seconda
Quella della Gallura, e in particolare della zona di San Teodoro e Budoni, è una cucina genuina, fatta di ingredienti semplici, ma che rivela una grande maestria nel modo di realizzare piatti gustosi e stuzzicanti.
Scoprire la cucina di queste terre è il modo migliore per entrare in contatto con la tradizione e la cultura dei suoi abitanti, capaci di portare in tavola autentiche raffinatezze.
Ghiottonerie di terra e delizie di mare
La zuppa tipica della Gallura è la suppa cuàta ed è un modo geniale, semplice ma efficacissimo, per comprendere la cucina tipica di questa zona della Sardegna. Si tratta di un piatto che nasce dalla necessità di riciclare gli avanzi. Brodo di carne (manzo o pecora, a seconda dei gusti), formaggio, odori, pane e spezie sono gli ingredienti base di questo piatto dal carattere generoso come i suoi abitanti, fedeli custodi di una tradizione eno-gastronomica secolare e strettamente legata alla terra.
San Teodoro si trova in un contesto naturalistico davvero straordinario dove il mare azzurro incontra il verde dell’entroterra sardo. La gastronomia teodorina eccelle nella produzione di piatti di terra, naturale espressione di un entroterra che brulica di allevamenti e coltivazioni. Si può spaziare dai tipici ravioli sardi agli gnocchetti fatti a mano - malloreddus e culurgiones - senza dimenticare tutte le preparazioni di carne, in pentola e alla brace, come il maialino allo spiedo. La mazza frìssa – una delle costanti culinarie locali - è una delle specialità tradizionali della Gallura che si possono gustare a San Teodoro. Si tratta di una salsa a base di panna (di latte di pecora o mucca), semola, acqua e sale che viene generalmente utilizzata per condire la pasta, solitamente gli gnocchi fatti a mano, o gustata su crostini di pane con un pizzico di miele sopra. Un sapore semplice e delicato che conquista ogni visitatore. La cucina di mare, ad ogni modo, si è fatta strada negli ultimi anni grazie ad un rinnovato e accresciuto rapporto con la pesca, ma soprattutto grazie all’interesse e alla complicità di molti chef locali. Il punto di forza dei piatti di mare, in quest’area, è la freschezza. Pesce di scoglio, in primo luogo, che viene utilizzato per rendere irresistibile lu ziminu di pesciu (la zuppa di pesce), ma anche aragoste, cernie e orate. La maggior parte dei pesci che vengono portati in tavola sono pescati in giornata e provengono dalle coste locali, compreso ostriche e arselle che vengono allevate proprio nella bellissima laguna di San Teodoro.