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El sabor de Cuba!
Mare, spiagge, rum, sigari, musica e divertimento. Questi sono gli ingredienti per una vacanza da sogno nel cuore di Cuba. Varadero offre tutto questo e molto di più, ed è sufficiente lasciarsi trasportare dall’intrigante stile di vita locale.
Un cocktail di suoni e colori, relax ed esperienze da vivere che ha il sapore intenso ed aromatico del Mojito e del Daiquiri e la stessa energia della musica cubana.
Sabbia, mare e un pizzico di storia locale
Varadero, detta la Playa Azul, è una lunga striscia di sabbia bianchissima, un’autentica penisola di 19 chilometri circondata da acque turchesi che si estende a nord dell’isola di Cuba nell’Oceano Atlantico. Mare, sole, musica e uno stile di vita vivace ne fanno uno dei luoghi più intriganti da visitare una volta atterrati a Cuba.
Qui le acque sono tiepide, le spiagge enormi e candide, ideali per rilassarsi sotto il forte sole dei tropici. I più sportivi possono praticare sport acquatici o meravigliose immersioni in tutta sicurezza dato che il mare è calmo e tranquillo da queste parti e la fauna, fatta di coloratissimi pesci, è davvero straordinaria. Difficile resistere alla tentazione di un bagno, anche appena arrivati.
Al Capone, Ernest Hemingway, Fulgencio Batista e Che Guevara sono solo alcuni dei nomi storici ai quali è legato il nome di Varadero, ma in verità la storia di questo paradisiaco angolo di Cuba arriva più da lontano. Abitata da indigeni, fu scoperta dagli spagnoli nel 1508 che la utilizzarono fino ai primi anni del novecento per ospitare delle saline. Questo non impedì ai numerosi pirati dei Caraibi di utilizzare baie, anfratti e grotte locali come nascondigli. Ad ogni modo, il turismo a Varadero è un fatto relativamente recente, sebbene sia stata una meta esclusiva negli anni ’30, tanto da vedere il gangster Al Capone acquistare qui una villa che ancora oggi è visitabile. Quello che è il centro storico cittadino si trova sull'estremità della penisola, può essere visitato abbastanza velocemente e vanta luoghi davvero caratteristici come il Fuerte Español, la Iglesia de Santa Elvira, costruita nel 1938 e dal curioso aspetto montano, il Parque Josone, una vera e propria oasi verde (con tanto di lago dove si può andare in barca) nel parco di una villa in stile neoclassico, il piccolo Museo Municipal de Varadero, la sontuosa Villa Dupont e la Casa de l’Habano, dove apprendere tutto quello che c’è da sapere sul meraviglioso mondo dei sigari cubani. Se nelle strade principali del centro cittadino ci sono negozi di carattere internazionale, nelle strade laterali è ancora possibile scovare piccoli mercati, laboratori artigianali, piccole botteghe e i tradizionali circoli locali dove la gente trascorre buona parte della giornata. Si tratta degli ormai leggendari social club dove musica, rum, sigari e interminabili chiacchere accompagnano i frequentatori dalla mattina fino al volgere della sera. Presso l’Anfiteatro di Varadero si possono vedere spettacoli di folklore locale, ma non c’è niente di più tipico del trascorrere un po’ di tempo in un social club.
El sòn di Varadero
Il vero segreto di Varadero non è soltanto nella bellezza delle sue spiagge e del mare, ma in un mix di fattori come la musica, i bar e i sapori locali resi irresistibili dall’inconfondibile lifestyle cubano. A Cuba la musica è un elemento fondamentale della vita quotidiana; che si tratti della musica tradizionale o di quella moderna non c’è angolo di Varadero dove non ci sia una radio, un altoparlante o qualcuno che suona. La tradizione – quella, per intenderci, immortalata da Wim Wenders nel suo memorabile Buena Vista Social Club – vuole Cuba come un’isola dedita al culto della musica, dalla salsa alla rumba, ma soprattutto del danzón e della conga, ma è anche vero che le nuove generazioni hanno saputo integrare questo sound con i nuovi ritmi che circolano globalmente. A Varadero si passa dal latin jazz alle forme più bizzarre di funk e di reggae. Fuori dagli schemi ufficiali, invece, i più giovani ascoltano soltanto hip hop in lingua spagnola che a Cuba è ormai una ‘religione’ per molti. Nonostante tutte le diversità musicali e le differenze generazionali non è difficile vedere feste dove persone di tutte le età ballano insieme le musiche tradizionali. Questo perché a Cuba la musica è divertimento, cultura e qualcosa di speciale, capace di unire tutti.
Bacco, tabacco e canna da zucchero
Il binomio rum e sigari è parte integrante del concetto di buen retiro che ha dato impulso al successo di Varadero come destinazione per chi sa come godersi la vita. È possibile che non piacciano entrambe le cose ma il fascino che esse hanno saputo creare a Cuba, specie nella zona di Varadero, è davvero irresistibile! È sufficiente sedersi in un bar o in un tradizionale paladar – uno dei ristoranti a conduzione familiare – per vedersi offrire birra, cocktail o un immancabile bicchierino di rum. Quale posto migliore di Cuba, il cuore dei Caraibi, per sorseggiare un ottimo distillato di canna da zucchero come il rum? Mojito e Daiquiri sono i più noti cocktail a base di rum, da provare con il sottofondo della musica tradizionale, affacciati in uno dei tanti bar che dalla spiaggia guardano il mare e le sue mille sfumature di azzurro. Niente da fare, ne l’uno ne l’altro avrà lo stesso sapore di quelli a cui siamo abituati alle nostre latitudini. Perché? Gli ingredienti sono davvero eccezionali e freschissimi: la menta del Mojito ha un sapore straordinario e il succo di lime nel Daiquiri è intenso è aromatico. Il rum, infine, merita un discorso a parte oltre ad essere un ottimo souvenir o idea regalo. Occorre ricordarsi che se ne possono acquistare soltanto tre bottiglie a testa. A Cuba si trova il delizioso e introvabile Guayabita de Pinar del Rio, oppure i meno blasonati (ma eccellenti) Habana e Mulata; sono tutti rum di alta qualità e valgono più di un assaggio. Fra i piaceri della vita a Cuba, secondo alcuni, oltre al rum vi sono i celebri sigari. L’eterna disputa fra chi ama i sigari Cohiba e chi preferisce i Montecristo è ben lontana da estinguersi. Entrambi eccellenti, i primi sono noti per essere i preferiti del leader maximo Fidel Castro (sono commercializzati con la dicitura di cigarros de Fidel), i secondi erano i preferiti di Che Guevara. La disputa per molti sembra soltanto ideologica ma gli appassionati prendono la cosa molto seriamente e solitamente si concentrano su altre marche ritenute migliori come i formidabili Partagas e gli Hoyo de Monterrey, i costosi e introvabili Josè L. Pedra, i meno costosi Romeo y Julieta e gli H. Upmann, molto amati negli Stati Uniti. Chi sa godere del buen retiro a Varadero assicura che non c’è niente di più autentico e indimenticabile di gustare un buon sigaro, bere rum e perdersi con lo sguardo nella vastità dell’Oceano Atlantico verso l’ora del tramonto.