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I sapori della Grecia
Vacanza, relax e buona tavola
Nell'immaginare la mia vacanza in Grecia ho sempre pensato a un tour eno-gastronomico tra le specialità che da sempre caratterizzano la famosa dieta mediterranea.
A tavola con filosofia
Il fatto che la produzione di olio, vino e formaggi qui raggiunga punte di eccellenza ha accresciuto la mia curiosità, e sono andata in cerca di piatti da consigliare a chiunque decida di partire con un occhio rivolto alla cucina tradizionale. Sì, perché in Grecia mangiare è quasi una filosofia e oggi, come un tempo, i pasti sono occasioni conviviali in cui si parla anche del cibo, e della sua qualità. Dove è stato pescato il pesce? E le verdure da quale produttore locale sono state coltivate? I pasti poi, si susseguono con una cadenza quasi cerimoniale: prima colazione con latte caffè, formaggio fresco, pane e marmellata; pranzo abbondante, solitamente seguito da una breve siesta, e di sera la cena, vero momento di convivialità e relax assieme a familiari e amici.
Olio: l'oro della Grecia
Grande importanza dal punto di vista gastronomico riveste l'olio, utilizzato per arricchire e insaporire il cibo, grigliato o stufato, ammorbidire e amalgamare gli ingredienti. Provate ad assaggiarlo in luoghi diversi, ne apprezzerete sempre e comunque la stessa particolare profumazione. Tra gli oli extravergine consiglio il Kolymvari dop (prodotto a Creta), di cui ho acquistato un paio di bottiglie, ricco di vitamine e con particolari caratteristiche organolettiche, unico per condire insalate e verdure grigliate. Profondo è anche il significato simbolico e sacro attribuito dalla cultura greca a questo nettare dorato e prezioso. Il mito vuole che un giorno Poseidone e Atena si sfidarono: la prova consisteva nel fare agli uomini un dono, e chi l'avesse fatto più utile sarebbe diventato il protettore di Atene. Le divinità si incontrarono sull'Acropoli: Poseidone colpì una roccia con il suo tridente, dando origine a una sorgente d'acqua. Atena battè un piede a terra e in quel punto germogliò il primo ulivo della Grecia. La città fu assegnata a lei, prese il suo nome, e da allora l'albero sacro per tutti divenne l'ulivo.