Chiamaci allo
0721.17231
Siamo a tua disposizione da Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 19.30. Il Sabato dalle 9 alle 18. Chiusi Domenica e festivi.
Oppure ti chiamiamo noi

Scegli tu l'orario che preferisci

Accedi o registrati all’Area Riservata per accedere ai contenuti.
Accedi o registrati
In evidenza

Scopri tantissimi vantaggi pensati per te: servizi, convenzioni e informazioni utili!

Tutte le informazioni utili per il tuo prossimo viaggio a portata di mano!

Viaggia e accumula punti per la tua prossima vacanza!

Iscriviti al nostro canale per rimanere sempre aggiornato su novità ed offerte esclusive!

Messico e nuvole

14.09.2016
Indice

Teschi di zucchero, donne che tirano verdure (agli uomini), tradizioni Maya, musica mariachi e charros con il bestiame al lazo. Un viaggio fra gli usi e i costumi più curiosi del Messico.

La vita in Messico è regolata da un costante rapporto fra gli opposti. La devozione religiosa è stemperata da una gioia di vivere incontenibile che si traduce in musica, feste spettacolari e usanze davvero bizzarre.

DestinazioneDove vuoi andare?
TipologiaSeleziona la tipologia
ChiOspiti
AndataAggiungi data
RitornoAggiungi data

Teschi di zucchero

In Messico folklore e modernità vanno di pari passo. Chi arriva da queste parti fra il primo e il due di novembre ha la fortuna di poter vivere da vicino il celebre Día de Muertos – il giorno dei morti – che paradossalmente è una delle feste più divertenti dell’anno nella nazione centro americana. Il rapporto dei messicani con la morte è improntato ad un mix di terrore e allegria. Per esorcizzare la paura, infatti, viene messa in scena una festa davvero grandiosa. Le strade delle città si animano e in qualsiasi vetrina vengono esposti scheletri e teschi, ovviamente falsi, ma coloratissimi e agghindati nelle vesti più bizzarre.

La tradizione vuole che nelle case si faccia festa e si cucinino enormi porzioni di cibo per ospitare i morti, ma in realtà oggi la festa è sempre più vicina alla spettacolarità di Halloween. Sempre secondo la tradizione, il due di novembre, con gli avanzi del cibo, si dovrebbe continuare la festa presso le tombe dei defunti portando fiori, tovaglie colorate, piatti decorati ma soprattutto tanto vino. Nei piccoli paesi è ancora possibile vedere intere famiglie fare festa fra le tombe, mentre in città è più facile vedere bambini che acquistano le colorate e dolcissime calaveras, dei piccoli teschi di zucchero decorati con disegni tradizionali.

Antichi riti Maya

Nello Yucatan le tradizioni Maya sono ancora molto vive. Qui si festeggia l’ingresso delle ragazze nell’età adulta con un rito arcaico da parte di uno sciamano, una sorta di benedizione mistica e un viatico per l’età della fertilità. La festa, naturalmente, è un’occasione per lasciarsi andare a balli e danze, banchetti e feste che possono durare un’intera notte. In genere si tratta di feste private ma non è difficile entrare a farne parte, soprattutto quanto sono già state stappate molte bottiglie di Tequila. Nei pressi di Cancún – nello stato dello Yucatan – si trova una delle strutture Eden Viaggi, l’Allegro Playacar, in una posizione strategica per vivere lo splendore caraibico della costa messicana e l’entroterra ricco di storia e antiche tradizioni.

Charros e Mariachi

Negli Stati Uniti li chiamano cowboy, in Maremma butteri, in Messico vengono chiamati charros. E come vuole la tradizione sono loro il vero centro delle leggende e del folklore locale. In Messico, infatti, la charreria – il saper condurre il bestiame con i cavalli - è un’arte raffinata. Così come negli Stati Uniti, anche qui vi sono appuntamenti annuali per stabilire chi è più bravo, esattamente come nei rodeo a stelle e strisce. È un mestiere duro che solo gli uomini più forti possono fare. Il loro rapporto con i cavalli sfiora la simbiosi. Le gesta leggendarie dei charros vengono narrate e cantate dai mariachi. Si tratta di gruppi musicali tradizionali, tipici della zona ovest del Messico, che abbinano musica a testi ricchi di passione e drammaticità, spesso svolgendo la funzione di cantastorie, occupandosi di fatti realmente accaduti. La musica mariachi comprende vari stili. Le gesta dei cowboy locali sono raccontati nella cosiddetta canzone ranchera, ma ci sono anche il corrido, il son jalisciense, lo huapango e i più tradizionali bolero, son jarocho e valzer. I complessi mariachi, pomposamente agghindati, vengono regolarmente invitati presso le feste patronali, le celebrazioni civili, i matrimoni e soprattutto le serenate. Chi vuole approfondire questo lato della cultura tradizionale messicana deve recarsi a Guadalajara tra la fine di agosto e gli inizi di settembre dove ogni anno si tiene l’Encuentro Internacional del Mariachi y la Charrería. In quest’occasione si tengono competizioni e concerti, rodeo ed esibizioni esclusive. A Guadalajara – nel Messico centro-occidentale nello Stato di Jalisco - arrivano gruppi di mariachi da ogni parte del paese e dell'America latina ma anche dal resto mondo, persino dal Giappone.

La Vergine di Guadalupe e Sant’Isidro

Il rapporto fra la cultura messicana e la religione cattolica è molto intenso. La devozione, in questa nazione centro americana, è una cosa semplice e spontanea, davvero sentita. Le feste religiose sono il modo migliore per toccare con mano gli usi e i costumi della popolazione locale. Nella prima metà di dicembre a Città del Messico si tiene la celebre festa della Madonna di Guadalupe. La cosiddetta Virgen de Guadalupe (la Madonna nera di Guadalupe) è la patrona di tutta l’America Latina. La leggenda racconta che apparve nel 1531 ad un giovane indigeno, proprio da queste parti. Per Città del Messico e per il resto del paese questa è una festa davvero molto importante che viene celebrata con danze pubbliche davvero suggestive e ovviamente un contorno di squisitezze culinarie. Di genere diverso è la Festa di San Isidro che si tiene a maggio a Juchitàn, vicino Oaxaca. Si tratta di una coloratissima festa tutta al femminile che celebra l’indipendenza delle donne locali nel commercio. Anche in questo caso la festa si consuma fra splendidi balli e prelibatezze della cucina locale ma con una non indifferente eccezione. Il culmine della festa è la famosa Tirada de Frutas – il 15 maggio – durante la quale dai tetti vengono bersagliati tutti gli uomini in strada con ortaggi vari. Un’occasione da segnarsi in agenda per tutte le viaggiatrici che si trovano da queste parti e che hanno deciso di conoscere da vicino il lato femminista del folklore messicano.