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Piemonte: passeggiata nella storia

09.01.2015
Indice

Una lunga storia di contatti e occupazioni, lotte e trattati di pace

L'Alta Valle di Susa è stata attraversata nei secoli dai mercanti e dagli eserciti che scendevano dagli Stati e dai regni del nord lungo la Penisola. Una lunga storia di contatti e occupazioni, lotte e trattati di pace; una storia durante la quale le comunità della Valle hanno però saputo difendere con tenacia le proprie tradizioni e la propria cultura, come dimostra, solo per citare l'esempio più evidente, l'attuale uso dell'antica lingua occitana.

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Bardonecchia, una storia lunga 1000 anni

Scegliamo quindi di dedicare un po' di tempo alla scoperta di questa antica cultura che se nelle stagioni più miti si esprime attraverso feste antichissime, durante l'inverno si mostra spazi espositivi di grande interesse.

La prima tappa è il Museo Etnografico di Bardonecchia, una struttura dove sono raccolti antichi oggetti di uso quotidiano che mostrano, nella loro semplicità, la dura vita che gli abitanti di questa conca conducevano prima dell'inaugurazione del traforo del Frejus. Sempre a Bardonecchia, all'interno dell'ottocentesco Forte Bramafam è invece possibile ripercorrere i travagliati episodi bellici che qui hanno scritto importanti pagine di storia; dedicato all'evoluzione dell'architettura militare il museo ospita infatti 120 uniformi del Regio Esercito, armi, arredi ed impianti tecnici originali.

La tradizione a tavola

Storia politica ma soprattutto storia sociale; è infatti ancora una volta la vita contadina di queste valli e di tutto il Piemonte a riempire il Museo del Gusto a Frossasco. Un viaggio ideale nella storia dell'alimentazione e alla scoperta del pane, della pasta, dei vini e di tutti gli altri prodotti che ogni giorno fanno belle le nostre tavole. In particolare ritroviamo qui le patate, le castagne e i formaggi che colorano la tavola dei ristoranti e delle taverne dell'Alta Valle di Susa e con piacere scopriamo qualcosa di più sul buonissimo e caratteristico Genepy. Si tratta di una pianta aromatica che fiorisce in estate e che ha proprietà digestive, balsamiche e cicatrizzanti; il Genepy, trasformato in liquore, ha una gradazione fra i 30° e i 42° e se avete voglia di assaporare tutta la storia e la vita di queste montagne, non potrete esimervi dall'assaggiare almeno un bicchiere di questo caratteristico nettare, vero e proprio emblema di una tradizione secolare.

Architettura e paesaggio: l'ecomuseo a Salbertand

Un ecomuseo differisce da un museo tradizionale per il principio stesso su cui si basa; esso punta infatti alla conservazione del patrimonio di una comunità, sia esso inteso come cultura materiale che come ambiente circostante. Oggetti di uso quotidiano ma anche paesaggi, architetture e tradizioni dunque, vengono conservati e valorizzati per non dimenticare prima ancora che per esibire. Ne è un interessante esempio l'ecomuseo 'Colombano Romean' a Salbertrand. Circondati dagli abeti del Parco Naturale Gran Bosco visitiamo l'antico mulino idraulico (utilizzato anche per schiacciare le famose e gustosissime nocciole piemontesi), l'ottocentesca ghiacciaia, la carbonaia e l'antico forno a legna. Rimaniamo particolarmente colpiti dalla Smoke Sauna costruita nel bosco, sulle sponde del Lago della Ghiacciaia, ricostruzione in legno del prototipo della smoke-sauna progettata dal grande architetto finlandese Alvar Aalto.

Cultura ad alta quota

Dal passato al presente, passando per le arti. Edificata nel 1864 per assicurare un rifugio ai viaggiatori, la vecchia casa cantoniera di Sestriere è oggi nota a tutti come 'Casa Olimpia', un luogo creato per ospitare importanti eventi culturalie allo stesso tempo per offrire ai turisti uno spazio per approfondire e conoscere, attraverso eventi e materiali specifici, le tradizioni della Valle, in un'atmosfera di assoluta tranquillità. 'Casa Olimpia' propone ogni stagione interessanti mostre d'arte e di fotografia, concerti suggestivi, convegni e incontri con affermati scrittori del panorama internazionale; un programma che ogni anno si rinnova e che garantisce un'alternativa davvero singolare, per successo e qualità, al tradizionale après ski.

Una fiaccola sempre accesa

In ogni stazione sciistica che si rispetti, non esiste settimana bianca senza la classica e sempre emozionante fiaccolata; ma la Valle di Susa anche in questo si distingue dal resto d'Italia. Appena arrivati a Sauze D'Oulx veniamo infatti travolti dall'entusiasmo con il quale la cittadina sta per affrontare una singolare competizione. Il 29 dicembre chiunque lo desideri può iscriversi alla Fiaccolata più grande del mondo, il tentativo di Sauze D'Oulx dibattere l'attuale record detenuto dalla Svizzera con 2.854 sciatori ed entrare così nel Guinness dei primati.