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Sharm el Sheikh: Il fascino del deserto nella penisola del Sinai
Lontana dai fasti e dalla magia dei faraoni, la penisola del Sinai ha ugualmente scritto pagine importanti di storia. La memoria collettiva corre immediatamente ai racconti biblici e agli episodi dell'Esodo; il miracoloso passaggio del popolo ebraico attraverso le acque del Mar Rosso e la consegna a Mosè delle Tavole dei Comandamenti sul Monte Sinai sono momenti fondamentali per la storia della civiltà ebraica e per quella cristiana, così come altrettanto celebri sono le battaglie dei crociati e le guerre di conquista per questa porzione di territorio.
Qui, ancora oggi, seguendo le tracce di queste vicende si possono fare incontri straordinari e scoprire paesaggi di una bellezza senza tempo. Durante i millenni, la penisola del Sinai, una lunga lingua di terra fra il Golfo di Suez e quello di Aqaba, ha unito, e talvolta diviso, l'Asia e l'Africa e ha costituito uno dei nodi fondamentali di traffico delle merci fra i due continenti. Chi si trova ad attraversare questa distesa di rocce e sabbia, non può che rimanere colpito dallo spazio sterminato che si perde fino all'orizzonte e dal silenzio che lo riempie, interrotto soltanto dalla voce del vento che spazza via qualsiasi contatto con la nostra quotidianità. I beduini con i loro cammelli e le poche oasi che appaiono magicamente in questa suggestiva monotonia, sono i segni di una vita che prosegue uguale a sé stessa dagli albori della civiltà.
La pace di Santa Caterina
Osserviamo tutto questo mentre ci dirigiamo al Monastero di Santa Caterina, situato alle pendici del Monte Sinai a 1500 metri d'altezza. Siamo lontani centinaia di chilometri dalle gigantesche colonne dei templi di Luxor e di Karnak, dalle imponenti statue poste a guardia di Abu Simbel, dalle misteriose piramidi di Giza, eppure riusciamo ad avvertire anche qui quell'atmosfera gravida di storia che aleggia in tutto l'Egitto.
Quello di Santa Caterina è il più antico monastero cristiano esistente ed è considerato un luogo sacro da tutte le tre principali religioni monoteiste; dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2002, risale al VI secolo e conserva al suo interno preziose icone. Ciò che colpisce anche il viaggiatore più distratto è però la perfetta armonia che si crea fra la struttura e l'ambiente circostante, dove i colori della roccia illuminati dal sole confondono l'opera dell'uomo da quella della natura.