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Un viaggio in Sardegna diverso dagli altri

09.09.2015
Indice

Alla scoperta dell’isola paradisiaca con un viaggio coast to coast tra vitigni e archeologia. Abbiamo attraversato la Sardegna seguendo una diagonale da nord-est a sud-ovest, tra antichi complessi nuragici e morbide colline cosparse di vitigni e pascoli.

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Un viaggio in Sardegna diverso dagli altri

Abbandonata la splendida costa orientale e le sue acque cristalline il nostro viaggio in Sardegna prosegue verso il centro dell'isola. L'idea è di attraversarla seguendo un'ipotetica diagonale che ci condurrà attraverso l'area del Mandrolisai e della Marmilla per giungere, infine, alla costa occidentale e al mare di Oristano. Ci spingiamo così verso quello che in molti definiscono il cuore pulsante della Sardegna. Un'area caratterizzata da altopiani intervallati da ampie zone aperte ai pascoli, ma anche fitti boschi di sughera e castagno.

Nel Mandrolisai a farla da padrone sono i vitigni: il Bovale sardo, il Cannonau e il Monica che arrivano sulle tavole di tutta Italia provengono da qui, e il vino di Mandrolisai, nelle due varianti rosato e rosso, ha un peso notevole nell'economia del territorio.

Il clima gradevole delle "alte" quote

Andiamo verso Sorgono, centro di villeggiatura a 700 metri sul livello del mare, con un clima gradevole anche in piena estate. I dintorni del paese sono ricchi di corsi d'acqua e foreste e poco distante dal piccolo centro si può visitare il Parco Comunale Perd'e Maura, con una vegetazione tipica delle zone montane. E' qui che un anziano abitante del luogo, in un dialetto molto stretto, ci consiglia di visitare la chiesetta di S.Mauro, a 4 Km dal paese, un complesso monumentale in stile gotico-aragonese squadrato e ricco di merlature. Un viaggio in Sardegna, perché no, può essere fatto anche di passeggiate, e chi ama la montagna può seguire il sentiero che, in un'ora e mezza di cammino, da Sorgono conduce agli oltre 1000 metri di Bruncu S.Elia dove si gode di un panorama veramente splendido.

La Marmilla, i nuraghe e le torri di guardia

Il nostro "coast to coast" prosegue come previsto verso la Marmilla, una zona con ampie aree pianeggianti e morbide colline, nota per la grande quantità di siti e reperti archeologici, antico distretto amministrativo del giudicato medievale di Arborea. Qui è possibile visitare numerosi complessi nuragici, alcuni dei quali riportati alla luce e recuperati integralmente dopo anni di scavi, come Su Nuraxi, poco distante dal paese di Barumini. Facciamo tappa a Sa Domu 'e S'Orku (la casa dell'orco di Siddi), un tipico sepolcro nuragico chiamato anche "tomba dei giganti" e costruito con grossi blocchi di roccia vulcanica (basalto), per poi proseguire verso il castello di Las Plassas. Il luogo è davvero suggestivo: su un colle perfettamente conico, che domina la pianura circostante, spiccano le rovine dell'antico avamposto di difesa del confine meridionale del giudicato d'Arborea, monumento nazionale dal 1902.

Verso il mare di Torregrande

L'ultima tappa del nostro viaggio in Sardegna con traversata ci riporta all'azzurro del mare. Siamo diretti al suggestivo borgo di Torregrande, località turistica molto amata dagli oristanesi. Passeggiando sul lungomare lo sguardo è catturato dalle tante bancarelle di prodotti artigianali, ma anche dalla musica e dall'allegria della gente seduta nei vari chioschi e bar della zona. Il lungomare, orlato da palme ad alto fusto, è incorniciato dalla spiaggia di Torregrande, con la sua sabbia dorata a grani grossi. Alle nostre spalle Sa Turri Manna, la più alta tra le torri spagnole a guardia dell'isola, ci riporta ancora una volta indietro nel tempo. A storie di pirati, di incursioni e di battaglie, in mezzo alle acque limpide e profonde del mare di Sardegna.