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Vacanza in Messico nel nord dello Yucatan

10.09.2015
Indice

Un’atmosfera surreale

La nostra vacanza in Messico ci conduce nei dintorni di Merida, centro culturale e cosmopolita dello Yucatan. Siamo sulla punta nord occidentale della penisola e a bordo della nostra auto ci dirigiamo ad Aké, un piccolo sito archeologico fuori dalle rotte turistiche più battute. Dopo qualche chilometro di strada sterrata, tra campi coltivati e macchie di vegetazione rigogliosa, arriviamo in un luogo dall'atmosfera surreale.

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L'hacienda di Aké

Di fronte ad alcune piramidi tronche, perfettamente conservate e circondate da prati battuti, osserviamo i resti di una vecchia hacienda a pochi metri dalle grandi costruzioni Maya. Le due diverse costruzioni, appartenenti a epoche così lontane tra loro, sono in contrasto e testimoniano due stagioni fondamentali della storia messicana: quella delle antiche civiltà precolombiane e quella coloniale.

Scopriamo che molti anni prima della nostra vacanza in Messico, alla fine dell'800, l'economia dello Yucatan si basava principalmente sulle coltivazioni di Agave henequé, e le haciendas come quella di Aké erano molto attive: gli operai e i contadini lavorano duramente e tutti vivevano assieme come una grande famiglia. Con l'aiuto di un custode del sito archeologico riusciamo a entrare anche nella parte di hacienda dove si lavorava l'agave, strutturato come una vera e propria catena di montaggio. E' l'occasione giusta per scattare qualche foto. Lasciata Aké imbocchiamo la strada che conduce alla cittadina di Izamal, decisi a far tappa nei due villaggi di Tixkokob ed Euan. Piccoli agglomerati di case in cui si circola a bordo di quadricicli a pedali simili ai nostri risciò. Ma non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze: il minuscolo Tixkokob infatti è conosciuto in tutta la penisola per la sua Panaderìa del Rei, nella piazza principale. Il pane e i dolci qui li vengono a prendere la maggior parte delle strutture turistiche della zona. A Euan invece ci fermiamo per visitare dei negozi in cui, ci hanno detto, vendono bellissime amaca in fibre di Agave. Attorno alla piazza ci sono diverse botteghe ma si può anche chiedere di essere accompagnati nelle case della gente, dove le amaca te le vende direttamente chi le ha intessute.

A Izamal cucina, artigianato e tradizioni

Arriviamo a Izamal all'ora di cena e non potevamo chiedere di meglio. La cittadina è conosciuta per i suoi ristorantini in cui gustare la splendida cucina yucateka, ma ci sono anche diverse botteghe e negozi di artigianato. Izamal era un importante centro spirituale Maya, il più importante dopo Chichen Itzà, ma con l'arrivo dei coloni spagnoli la prima attrazione è diventata il convento dei frati francescani di Sant'Antonio da Padova, costruito sulle rovine di una delle antiche piramidi. Qualche chilometro più a ovest, sulla strada del ritorno, non abbiamo resistito alla tentazione di visitare Kimbilà, un baluardo della tradizione sartoriale: qui infatti vengono creati i guayaberas e intessute le huipiles, abiti e camicie ricamati con i tipici motivi multicolore che gli abitanti del luogo indossano con orgoglio. Anche qui, attorno alla piazza principale, diversi negozi e alcune eccezionali tortillerie che attirano i turisti con l'odore di pane, dolci, salati e altre specialità appena sfornate. Un'altra particolarità è il vicino cimitero di Hoctùn, che avevamo già visto in più di una fotografia. Se siete in vacanza in Messico, e capitate da queste parti, vi renderete conto di come questo luogo incarni perfettamente il rapporto che i messicani hanno con la morte. Distese colorate di miniature che rappresentano edifici, piramidi maya, tempietti e perfino grattacieli, al posto delle tipiche croci o delle tradizionali lapidi, rappresentano una manifestazione di fede quantomeno insolita. La nostra vacanza in Messico continua sulla Ruta dos Conventos.