Chiamaci allo
0721.17231
Siamo a tua disposizione da lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 20.00; sabato dalle 9 alle 18 (festivi esclusi).
Oppure ti chiamiamo noi

Scegli tu l'orario che preferisci

Accedi o registrati all’Area Riservata per accedere ai contenuti.
Accedi o registrati
In evidenza

Scopri tantissimi vantaggi pensati per te: servizi, convenzioni e informazioni utili!

Tutte le informazioni utili per il tuo prossimo viaggio a portata di mano!

Viaggia e accumula punti per la tua prossima vacanza!

Iscriviti al nostro canale per rimanere sempre aggiornato su novità ed offerte esclusive!

Vacanza in Tunisia sulle tracce dell'Impero Romano

10.01.2015
Indice

Tra El Jem e Sousse, alla scoperta di anfiteatri perfettamente conservati e imponenti fortezze.

Una tappa della nostra vacanza in Tunisia non poteva che essere El Jem, antica Thysdrus. Non tutti sanno che questa cittadina, in cui oggi vivono poco più di 18.000 persone, custodisce uno dei più grandi anfiteatri romani esistenti, tra gli ultimi costruiti ai tempi dell'Impero Romano.

DestinazioneDove vuoi andare?
TipologiaSeleziona la tipologia
ChiOspiti
AndataAggiungi data
RitornoAggiungi data

Un'arena per 30.000 spettatori

Un reperto archeologico di enorme valore, paragonabile al Colosseo, al quale tra l'altro assomiglia molto. Ancor più straordinario è il fatto che in epoca romana la città di anfiteatri ne ospitasse altri due, rispettivamente da 6000 e 8000 posti. Il sito archeologico in cui è possibile vedere i resti dei due più piccoli oggi si trova in un'area aperta al pubblico, adiacente al Museo Cittadino. Del più antico sono ancora ben visibili i posti a sedere, ricavati scavando l'intero lato di una collina, mentre del secondo, un'arena di forma ellittica, di 65 metri di lunghezza e 39 metri larghezza, restano solo alcuni muri.

Il colosseo di El Jem, invece, è collocato a ridosso della città moderna, e con i suoi 430 metri di circonferenza e 35 di altezza cattura immediatamente l'attenzione. Costruito tra il 230 e il 238 d.C. per volere del proconsole Gordiano, l'imponente struttura poteva contenere fino a 30.000 spettatori. Gli sforzi per realizzarlo furono incredibili: basti pensare che le enormi pietre vennero trasportate per 30 km, da Salakta fino a El Jem. Nel 238 però, in seguito al suicidio di Gordiano a causa di una sfortunata quanto violenta rivolta di palazzo, la costruzione dell'anfiteatro si interruppe senza essere mai più portata a termine. Se durante la vostra vacanza in Tunisia avrete modo di visitare l'imponente struttura, noterete che la fattura delle decorazioni è piuttosto grezza e stilizzata. Ciò è dovuto alla pietra usata, troppo morbida per essere scolpita ad altorilievo. In ogni caso, gran parte delle decorazioni visibili sono originali e ben conservate, se si pensa che l'anfiteatro è sopravvissuto alle cannonate degli ottomani, nel 1695 e di nuovo, nel 1850, alla guerra civile. Il colonnato interno è di dimensioni notevoli, così come la zona ricavata sotto l'arena, dove prigionieri e gladiatori attendevano fino al momento del loro turno di combattimento.