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Viaggio in Calabria fra antichi riti e gustose sagre paesane
- La notte dei diavoli
- Festa in onore della 'nduja
- Il folklore albanese
Attraversare la Calabria è anche immergersi in un mosaico di popoli, etnie e tradizioni culturali diverse, vive e ricche di fascino. In un viaggio in Calabria, chi avrà la fortuna di capitare nei piccoli paesini durante le feste religiose più importanti potrà assistere a riti popolari bizzarri, legati al culto ma anche intrisi di antico paganesimo.
La notte dei diavoli
Dal Carnevale fino alla Pasqua, il paesino di San Demetrio Corone, in provincia di Cosenza, si anima con rappresentazioni uniche e vivaci, come la famosa "Notte dei Diavoli". Non ci si dovrà spaventare per i ragazzi coperti di grasso, pelli di capra e corna che si aggirano urlando e cercando di entrare nelle case del paese: sono i demoni tentatori che cercano di rubare l'anima del Carnevale. La festa finisce il martedì grasso con il funerale del Carnevale, chiamato Zù Nicola: della processione fanno parte il protagonista, defunto a causa del troppo bere e mangiare, circondato dalla vedova disperata, dall'amante e dal prete.
D'estate la costa offre attrattive irresistibili, con i suoi bellissimi panorami. Oltre che rilassarsi al sole, un viaggio in Calabria in questa stagione è l'occasione per assistere a spettacolari processioni o feste patronali che hanno come scenario il suo stupendo mare. Così avviene l'11 Luglio a Cetraro, un paese costiero del cosentino, durante i festeggiamenti del santo patrono, San Benedetto Abate. La sua statua viene portata in processione dalla comunità fino al mare, dove viene seguita anche da numerose imbarcazioni. Il culmine si tocca quando il santo viene immerso nelle acque, secondo un antico rito propiziatorio per la pesca. La cerimonia si conclude con una suggestiva fiaccolata, che riaccompagna in chiesa l'effigie del patrono.