Chiamaci allo
0721.17231
Siamo a tua disposizione da Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 19.30. Il Sabato dalle 9 alle 18. Chiusi Domenica e festivi.
Oppure ti chiamiamo noi

Scegli tu l'orario che preferisci

Accedi o registrati all’Area Riservata per accedere ai contenuti.
Accedi o registrati
In evidenza

Scopri tantissimi vantaggi pensati per te: servizi, convenzioni e informazioni utili!

Tutte le informazioni utili per il tuo prossimo viaggio a portata di mano!

Viaggia e accumula punti per la tua prossima vacanza!

Iscriviti al nostro canale per rimanere sempre aggiornato su novità ed offerte esclusive!

Vivere con lentezza

12.10.2016
Indice

Piano piano, senza affanni e senza stress, tutto è possibile. In Madagascar la vita è qualcosa da gustarsi con lentezza, piuttosto che da prendere di petto. Si dice ‘mora mora’ (letteralmente: piano piano) ed è il tipico lifestyle malgascio, tutto da scoprire. Il viaggiatore che esplora il Madagascar deve farlo in maniera slow, assaporando passo dopo passo le meraviglie naturali, la gioia di vivere dei locali e la loro profonda serenità.

DestinazioneDove vuoi andare?
TipologiaSeleziona la tipologia
ChiOspiti
AndataAggiungi data
RitornoAggiungi data

La filosofia del lento vivere

Il miglior suggerimento per chi si accinge a visitare il Madagascar è di tenere a mente che qualsiasi genere di situazione o evento, in questo paese, rientra sotto il concetto di 'mora mora'. Un lifestyle lento e riposante. Il segreto è adattarsi immediatamente a questo modo di prendere la vita e scoprirne tutti i piaceri nascosti. La popolazione locale è il risultato di un antico melting-pot di uomini e donne arrivati fin qui da Asia, Arabia e Africa. In Madagascar, infatti, ci sono ben 18 diversi gruppi etnici. Malgascio e francese sono le lingue ufficiali mentre - curiosamente - lo sport nazionale è il rugby, che viene seguito con passione e praticato con regolarità.

Quarta isola più grande del mondo, il Madagascar è cresciuto e si è sviluppato come un paese in perfetto isolamento. Qui si trovano specie vegetali ed animali unici al mondo come lemuri, aye-aye, camaleonti, fossa e tenrec. La fauna esotica dei parchi nazionali del Madagascar è una delle principali attrazioni locali; il visitatore può scegliere fra numerose e grandissime aree protette davvero ben curate: dallo splendido Andasibe-Mantadia National Park al più panoramico e avventuroso Parco Nazionale di Ranomafana, una vasta area di foresta pluviale protetta. A poca distanza dall' isola di Nosy Be si trova Ambatoloaka, un tipico villaggio tradizionale situato nella baia di Madirokely, dove si può respirare appieno il concetto di vita slow, tipico dello stile ‘mora mora’, osservando il curioso modo di fare commercio o di svolgere i lavori quotidiani.

Fra città e campagna

Antananarivo - capitale del Madagascar - è stata fondata nei primi anni del 1600 e vanta quasi un milione e mezzo di abitanti. Il suo centro antico è un susseguirsi ed intrecciarsi di viuzze con ciottoli sconnessi e vecchi palazzi, mentre nelle periferie prevale l'aspetto rurale. Non è difficile imbattersi in risaie o coltivazioni in mezzo a case di campagna, mercati improvvisati o edifici pubblici. Fra un campo e l'altro sbucano piccoli negozi o modeste botteghe dove gli artigiani realizzano i loro manufatti all'aperto o in piccoli fondi. Il traffico, pur modesto, è continuo e vivace, con le strade invase da camion, carri trainati a mano o da zebù, risciò, taxi-brousse (una sorta di taxi collettivi) e pedoni non esattamente disciplinati. La vita ad Antananarivo si svolge quasi totalmente per strada, ed è qui che lo stile “mora mora” si fa notare maggiormente. Tutti vanno piano e nessuno sembra avere fretta di arrivare. Se un pedone attraversa la strada può decidere di farlo in qualsiasi momento e ovunque, ma soprattutto con tutta la calma del caso. Tuttavia, l’aspetto che più colpisce di un viaggio in Madagascar è l’atteggiamento cortese ed amichevole dei locali che lascia intendere come vivere all’insegna della calma e della lentezza abbia ottimi risultati in termini di educazione e serenità.

Gustare con lentezza

La cucina malgascia non è molto varia ma offre piatti originali e davvero deliziosi. In una nazione dove l'agricoltura è la prima attività per la gran parte degli abitanti, è naturale che la cucina sia eccezionalmente ricca di verdure. Il piatto nazionale del Madagascar è il Romazava zebù (spezzatino di zebù), rigorosamente servito con riso e brodo, pomodori e verdure. Fra le altre specialità locali vi sono il Henakisoa ravitoto sy (maiale servito con una purea ricavata dalle foglie di manioca), oppure il più deciso - in termini di gusto - Henakisoa amalona sy (maiale cucinato con verdure ed anguilla). Il riso è onnipresente ed accompagna quasi ogni piatto. In Madagascar, infatti, è la coltivazione più popolare e produce ben due raccolti l'anno. Non è un caso, quindi, che nelle trattorie e nei ristoranti venga servita la Ranovola, una bevanda ottenuta dalla bollitura del riso tostato. Il sapore è decisamente buono e sorseggiarla in maniera indolente è una delle cose da farse per sentirsi più partecipi della filosofia 'mora mora'. Chi preferisce vivere più da vicino lo stile di vita malgascio deve fare un salto in uno dei tanti mercati dell'isola e soffermarsi a guardare le donne che, sedute accanto a recipienti di olio posti sopra a roventi stufe a carbone, mescolano enormi ciotole di pastella con solenne lentezza. Nei mercati si frigge di tutto ed è questo il tipico street food malgascio. Si passeggia, si osserva e si decide di assaggiare, scoprendo un'esplosione di sapori tropicali e speziati. È proprio nei mercati che si possono assaggiare specialità introvabili altrove, come ad esempio il Mofo-anana, una delle delizie locali. Si tratta di verdure fritte in pastella, molto croccanti, accompagnate dal sakay (una salsetta piccantissima). È difficile invece descrivere cosa sia il Nem. La cosa che più gli assomiglia è un involtino primavera cinese ma il gusto è completamente diverso e le varianti offerte dalle donne malgasce sono infinite. Dentro ci si può trovare carne macinata, patate, cavoli, porri o cipolle. Il Sambosa è il tradizionale finger food locale, eredità della cultura indiana. È una versione locale del tradizionale samosa, con meno spezie, ma ben più piccante. Lo stesso vale per le gustose Brochettes, la versione locale dei comuni spiedini arabi, i tipici kofta. C’è anche la variante locale del kebab, piccante e dal gusto deciso, reperibile praticamente ovunque e amatissimo dai malgasci. Scoprire lo stile di vita ‘mora mora’ attraverso il cibo è un’esperienza straordinaria, il modo migliore per sentirsi vicini ad un popolo affascinante e antichissimo.