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In Basilicata fra antichi riti e usanze pagane
Scrigno di tradizioni
Dal 'Maggio di Accettura' alle sagre dei prodotti tipici, la Basilicata e' uno scrigno di tradizioni, che si tramandano intatte da secoli: una piccola rassegna per rivivere la parte piu' interessante della cultura popolare lucana.
Sapore di antico, fra sacro e profano
La Basilicata ha una cultura complessa e stratificata. Le decine di popoli che si sono succeduti sulle sue terre hanno portato con loro simboli e usanze che si sono fuse insieme nel corso dei secoli, e che hanno dato vita alle sue tradizioni. Dal sapore pagano, ad esempio è la bellissima festa del "Maggio di Accettura", testimonianza (unica in Italia) degli antichissimi culti arborei che si celebravano nella notte dei tempi.
Il giorno dell'Ascensione, i boscaioli di Accettura, in provincia di Matera, vanno nel bosco di Montepiano alla ricerca di un albero di dimensioni enormi, il più alto e dritto che trovano: dopo averlo privato dei rami e averlo scortecciato lo portano in paese nel giorno della Pentecoste, trasportato da diverse coppie di buoi. Nello stesso momento, altri uomini, nel bosco di Gallipoli, vanno alla ricerca di una cima spinosa di agrifoglio, che diverrà la sposa del "maggio" e che poi trasportano in paese sulle proprie spalle. La domenica di Pentecoste ha inizio la festa: il "maggio" e la "cima" vengono fatti incontrare come due sposi, accompagnati fra canti d'amore e di corteggiamento e il loro trasporto è un momento molto pittoresco, a cui partecipa tutto il paese fra grida d'incitamento e prove di forza. Il martedì di Pentecoste, la "cima" viene finalmente innestata sul "maggio", realizzando una simbolica unione nuziale che porterà fertilità e buoni raccolti. Il "maggio" così composto è innalzato nella piazza del paese, dove dominerà nei suoi 35 metri d'altezza. Non è raro che in una vacanza in Basilicata ci si imbatta in feste religiose influenzate dalla superstizione popolare. Chi il 2 Luglio si trova a Matera, ad esempio, viene coinvolto nella processione in onore di Maria Santissima della Bruna, che si conclude con lo "stracciamento del carro": la statua della Madonna è trasportata su un bellissimo carro di cartapesta realizzato da maestri artigiani, ma alla fine del rito, questo viene assalito dai fedeli, che lo distruggono per appropriarsi dei pezzi, creduti miracolosi.