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Vacanze in SiciliaNord

Palermo e provincia (Costa Nord)

Palermo, Cefalù, Trapani e San Vito lo Capo: una vacanza sulla costa settentrionale della Sicilia è un continuo carosello di scorci diversi tra loro, tutti incredibilmente emozionanti. D’altronde tutta la Trinacria è ricca di bellezze e non c’è da stupirsi se ogni costa di questa grande isola non manchi di stupire il viaggiatore.

Paura di una vacanza noiosa? Uguale a se stessa? Paura di arrivare in spiaggia e restare delusi dal mare? Queste paure meglio chiuderle in un cassetto e girare a doppia mandata la serratura: in Sicilia, infatti, è praticamente impossibile annoiarsi, vedere scorci che si ripetono, arrivare in spiaggia e non aver voglia di immergersi subito in acqua.

Nello specifico, la costa settentrionale si affaccia sul Mar Tirreno e tutta la fascia è costellata di siti di grande interesse che vanno da San Vito Lo Capo, con la selvaggia e incontaminata Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, a Palermo, una città dalle mille sfaccettature, passando per il borgo medievale di Erice, la barocca e suggestiva Trapani, la pittoresca Cefalù, con un panorama impareggiabile, fino a Tindari, Santa Flavia, Cinisi, Piraino, Mortelle, Furnari e tanti altri paesi.

Il viaggiatore amerà questa fascia costiera perché ogni giorno potrà vivere un’esperienza diversa. Il bello della Sicilia, in fondo, è proprio questo. Ci si addormenta con due consapevolezze: quella di aver visto un posto stupendo e quella di averne ancora tanti, persino più belli, da scoprire all’indomani.

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POV Sicilia settentrionale: cosa fare e vedere

Tra San Vito lo Capo e Scopello sorge uno degli angoli più selvaggi e incontaminati della Sicilia: la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, una delle più belle, visitate e rinomate d’Italia. I ben 7 km di costa offrono al viaggiatore un quadro dipinto sulla tela del passato con i vividi colori del presente. Lungo il cammino, da percorrere rigorosamente a piedi, si incontrano piante di cappero, palme nane, antiche casette coloniche edificate sulla roccia e si ammira il mare, di un colore turchese quasi innaturale. La costa della Riserva accoglie piccole baie pavimentate con grandi ciottoli da scoprire scegliendo uno dei tre diversi percorsi per livello di difficoltà: quello più battuto e meno impegnativo che percorre da parte a parte la Riserva; quello un filo più impegnativo che prevede un sentiero interno che passa tra costa e vette; quello più impegnativo, riservato agli sportivi, che taglia il territorio dall’alto verso il basso. Nella Riserva è presente anche un piccolo museo.

Tra le spiagge più belle della costa settentrionale siciliana, prime tra tutte sono forse quelle delle piccole baie della Riserva dello Zingaro. Qui i fondali sono ricchi di biodiversità, ma il viaggiatore si prepari a due cose: fondale sassoso (importante avere scarpe da scoglio) e acque non sempre calmissime. Bella poi anche la grande spiaggia di San Vito Lo Capo, lunga 3 km, con sabbia bianca e fine, acqua cristallina e quasi sempre calma. Nulla da invidiare alle più blasonate spiagge caraibiche! Meritano poi anche le spiagge di Scopello, con fondale roccioso e acqua di un blu intenso, la più bella delle quali forse è quella di Guidaloca, amata dagli appassionati di snorkeling e dalle famiglie. Ai piedi del promontorio di Tindari, la mai uguale a se stessa spiaggia di Marinello, modellata incessantemente dalle correnti, offre la possibilità di fare bagni in tanti piccoli specchi di acqua salata: un sogno per i più piccini!

La spiaggia di Isola delle Femmine presenta due tipi di fondali: quello che guarda la terraferma è basso e comodo per la balneazione mentre più a largo diventa di un blu intenso e di interesse per chi ama la fauna marina. Dalla spiaggia di Santa Flavia, in barca, si può raggiungere un piccolo angolo di paradiso per i sub: Secca delle Formiche. Ambitissime dai viaggiatori anche le bianche e ampie spiagge di Cefalù, quella di Campofelice di Roccella (lunga ben 6 km) e quelle di Trabia, sia sabbiose che scogliose.

Il detto “passare dalla padella alla brace”, in Sicilia assume tutto un altro significato: quello letterale. Qui, infatti, si passa dalla stigghiola, a base di budella d’agnello e interiora da cuocere rigorosamente alla brace, alla celebre e saporitissima pasta alla norma saltata in padella con melanzane, fino ai dolci tra cui le rinomate brioche, i cannoli, il gelato, la granita, la pasta di mandorle. Un dribbling culinario che gli epicurei non mancheranno di effettuare, con piacere e maestria.

I piatti del posto prendono spunto da una cultura gastronomica perlopiù povera, ma è proprio dalla semplicità che in Sicilia nascono pietanze assolutamente divine. Qui anche i prodotti da forno sono qualcosa di imperdibile. Il pane cunzato, per esempio, è da provare: pane condito con olio, origano, pomodorini e altri ingredienti come formaggio e alici. La gastronomia locale è davvero ricca e variegata: ogni palato troverà pane, pesce, carne, formaggio e dolce per i suoi denti.

Chi vuole scoprire la costa settentrionale della Sicilia deve solo armarsi di tanta curiosità.

Sulla costa settentrionale il viaggiatore troverà tantissime mete, tutte da esplorare. Partendo dalla punta orientale della fascia costiera si incontrano, in ordine, Mortelle, Furnari, Tindari, Marina di Patti, Piraino, Cefalù, Campofelice di Roccella, Trabia, Santa Flavia, Isola delle Femmine, Cinisi, Terrasini e San Vito Lo Capo.

Mortelle è una frazione del comune di Messina ed è rinomata per le sue bellissime e ampie spiagge sabbiose. Qui il rischio di ritrovarsi col vicino di ombrellone a un palmo dal naso è inesistente.

Anche Furnari rientra nel distretto messinese e si divide in Furnari “collina”, o “centro”, e Furnari “marina”. Il centro ospita diversi siti di interesse, come la trecentesca Chiesa di Santa Croce, la Chiesa di Gesù e Maria in stile arabo originale e la Torre Pagana, vestigia dell’antico castello della famiglia Furnari. Le spiagge anche qui sono sabbiose, di un bel colore dorato, e ampie – per la gioia soprattutto delle famiglie.

Proseguendo lungo la fascia costiera, ecco la bella Tindari, arroccata su un promontorio dei monti Nebrodi. Il viaggiatore non manchi di visitare il Santuario della Madonna del Tindari, dove è custodita, e venerata, la statua bizantina della Madonna Nera (in legno di cedro), legata a un’antica leggenda secondo cui questa scultura sarebbe giunta a Tindari grazie a dei fedeli che l’avevano sottratta alla furia iconoclasta dell’VIII secolo. Da vedere anche i resti della città antica, le mura di cinta, il teatro greco e la laguna, sede della riserva naturale di Marinello.

Per i giovani alla ricerca di movida notturna e svago, Marina di Patti offre, come pure la vicinissima Capo d’Orlando, quanto di meglio si possa desiderare per svagarsi e divertirsi, tra spiagge e locali notturni. Qui anche le famiglie troveranno il loro angolo di paradiso: le spiagge sono di sabbia o piccolissimi ciottoli.

Piraino, detto anche “paese delle due torri”, è un centro dalla struttura tipicamente medievale. Il borgo venne fondato nel IX secolo dagli Arabi e ancora oggi, lungo le stradicciole, si respira aria d’altri tempi. Situato su un piccolo promontorio a 400 metri sul livello del mare, nei giorni di cielo terso Piraino offre una veduta panoramica incredibile che arriva fino a Capo Milazzo. I viaggiatori non manchino quindi di munirsi di macchinetta fotografica e di salire fino alla “Guardiola”, il belvedere.

Cefalù, una piccola città di mare con un caratteristico porticciolo, accoglie i visitatori schiudendo a ogni angolo perle di rara bellezza. In giro per il centro, infatti, non è difficile imbattersi in resti preistorici di manufatti come forni, cisterne e antiche abitazioni, così come pure in frammenti di storia che risalgono al dominio normanno e arabo. Affascinante e maestoso il Duomo, eretto a partire dal 1131, con due massicci torrioni, mosaici bizantini e belle opere tra cui la Madonna col Bambino del Gagini. Da non perdere, poi, anche il Museo Madralisca dove si può vedere, tra le varie cose, il celebre Ritratto d’ignoto di Antonello da Messina.

Spostandoci verso la provincia di Palermo, incontriamo Campofelice di Roccella, comune che prende il nome dall’antico castello della Roccella. La lingua di sabbia e ghiaia che si estende per ben 12 km è una delle più grandi attrazioni del posto. Il mare è incredibilmente bello, pulito e cristallino.

Trabia è situata in una zona strategica, a 30 km da Palermo, dalle Madonie e da Cefalù. È una rinomata zona balneare perché offre numerose spiagge, sia sabbiose sia ciottolose. Bello anche il centro, con Piazza Lanza e i suoi antichi lavatoi, gli edifici religiosi e la zona collinare, perfetta per escursioni nel verde.

Santa Flavia si affaccia su quello che viene considerato uno dei golfi più belli della Sicilia. Oltre a presentare il secondo porto più ricco di pescherecci di tutta l’Isola, permette al viaggiatore di visitare numerosi siti come l’area archeologica dell’antica città di Solunto.

Isola delle Femmine, conosciuta anche come Isola di Fuori, deve il suo nome all’isolotto su cui si affaccia la cittadina e a cui sono legate numerose leggende. In questa cittadina è possibile ammirare la Torre di “dentro” (quella di “fuori” è situata sull’isolotto), costruita ai tempi del dominio aragonese (XV secolo circa) come sistema di avviso delle torri costiere di Sicilia.

Cinisi è famosa per due motivi: per essere la terra natia dell’eroe antimafia Peppino Impastato e per la ricchezza di testimonianze storiche che il suo territorio accoglie: Torre Mulinazzo, Torre Pozzillo, Torre della Tonnara dell’Ursa – a difesa della costa - e la Corte benedettina sono solo alcuni esempi. La zona balneabile, vicina al comune di Terrasini, è quella di Magaggiari.

È probabile che Terrasini debba il suo nome (dal latino “terra sinorum” o “terra sinum”, ossia terra delle insenature, terra del golfo) alla sua conformazione geologica. Il territorio, ricco di calette, insenature e grotte è protetto: qui infatti si trova la Riserva Naturale Orientata Capo Rama. Oltre alla natura degni di nota sono anche gli edifici, sacri e non, che il centro cittadino custodisce.

San Vito Lo Capo è la patria del cuscus e un’ambita meta turistica per via delle sue belle spiagge “caraibiche”. Da qui si possono raggiungere con facilità i borghi dell’entroterra come pure la meravigliosa Riserva Naturale Orientata dello Zingaro.

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