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Brač e Hvar, due tesori croati sul Mare Adriatico
Nel mare della Dalmazia, al centro del Golfo di Split, ci sono due isole ricche di bellezze naturali, di comfort grazie ai lussuosi resort presenti, e di avventura, per le tante escursioni e gli sport che vi si possono praticare. Due isole che ancora oggi conservano la loro genuinità, i sapori tipici e le testimonianze storiche. Sono Hvar e Brač, poste una di fronte all’altra, come in una gara di bellezza.
Tra le distese profumatissime dei campi di lavanda di Hvar e i villaggi in pietra di Brač, la sensazione che prova un viaggiatore che vi arriva per la prima volta è quella di ritrovarsi nello scenario di un film o di un dipinto, tra paesaggi che sembrano essere stati concepiti in un sogno. Le due isole donano ai visitatori il dolce dilemma di una scelta quasi impossibile tra l’una e l’altra, poiché entrambe offrono il meglio della natura croata tipica del Mediterraneo e un viaggio nel tempo, nel passato della nazione e del continente europeo.
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La terza isola per estensione dell’Adriatico si contraddistingue innanzitutto per la sua ricchezza di pietra bianca. Una curiosità: non tutti sanno che proprio con questa pietra è stato costruito il Campidoglio statunitense di Washington DC. Altro segno distintivo di Brač è la popolarissima spiaggia Zlatni Rat, “il corno d’oro”, la più caratteristica dell’intera Croazia: una penisola di sabbia dorata che si affaccia sul magnifico Mare Adriatico che qui tocca l’apice dello splendore, con le sue acque limpide e calde.
I suoi paesaggi sono disseminati di boschi di pini secolari che arrivano fino al mare e ripidissime e frastagliate scogliere, in un trionfo di colori e profumi propri del Mediterraneo. All’interno dell’isola vi sono intere distese di pietra bianca, accumulate nel corso dei secoli per lasciare spazio alle coltivazioni. Vigneti, uliveti, ciliegi e fichi donano i loro sapori alla tradizione del paese, deliziando i palati ma allo stesso tempo gli occhi, grazie alla loro bellezza. Passeggiare tra i piccoli villaggi in pietra dell’isola significa scoprire paesaggi che restano per sempre nella memoria. La vetta più alta di Brač è il monte Vidova gora che con i suoi 780 metri è il più alto tra quelli delle isole dell’Adriatico.
Tra le altre curiosità affascinanti di Brač merita una menzione speciale l’astronomo Korado Korlević per aver battezzato un asteroide della Kuiper Belt in onore della sua terra, ovvero 10645- Brač.
I ritrovamenti archeologici ci dicono che Brač è stata popolata fin dall’era del Paleolitico, in particolare nei dintorni della grotta Kopačina, tra Supetar e Donji Humac; tuttavia non vi sono tracce risalenti al Neolitico. Durante l’Età del Bronzo e l’Età del Ferro, invece, gli abitanti dell’isola erano le tribù illiriche, insediatesi nelle regioni più interne. Dei tanti villaggi di quell’epoca oggi però non rimane alcun segno.
Nel IV secolo a.C., a causa degli scambi commerciali con gli Illiri, arrivarono i Greci. Molti loro artefatti risalenti a questo periodo storico e ritrovati nella baia di Vičja nei pressi di Ložišća, sono oggi conservati nel Museo Archeologico di Split.
In seguito Brač divenne un importante snodo commerciale sulle rotte che partivano da Salona e dal Po. Dopo l’arrivo dei Romani, della cui architettura restano ancora numerose tracce in ville e cisterne, Salona, oggi conosciuta come Solin, divenne la capitale di questa nuova provincia. Fu allora che venne costruito il maestoso Palazzo di Diocleziano, a Split, utilizzando la pietra calcarea di cui l’isola è sempre stata ricca. Questa nuova influenza culturale introdusse le produzioni di olio e vino, tradizioni che ancora oggi permangono nella vita di Brač.
In seguito il passato di Brač si fece ancora più burrascoso, con un susseguirsi di dominazioni tra Repubblica di Venezia e Regno di Ungheria, e poi ancora Asburgici, Ottomani, Serbi e i Francesi dell’era napoleonica. Dopo una parentesi passata sotto il controllo del Regno d’Italia, e a seguire della Jugoslavia, Brač ha trovato la stabilità con la nascita della Croazia, finalmente indipendente.
Hvar è l’isola più soleggiata dell’intera nazione, con oltre 2.700 ore di sole all’anno. L’isola si riconosce a colpo d’occhio grazie agli sconfinati campi di lavanda che profumano l’aria di questa terra in modo inconfondibile, accompagnati da una grande varietà di erbe aromatiche come il rosmarino e i cespugli di erica. Hvar si distingue dai tipici paesaggi croati grazie alle pianure in prossimità delle coste e alle sue numerose sorgenti di acqua dolce. Le colline sono ricoperte di boschi di pini secolari e circondate alla base da vigneti, uliveti e coltivazioni da frutto. Le estati sono calde e secche, e gli inverni sono miti e dolci, mai troppo freddi.
Hvar è circondata dai canali che la separano dalle isole vicine: a nord da Brač attraverso lo Hvarski Kanal, a occidente dal canale di Vis che la divide dall’isola omonima, e a sud dal canale di Korčula. A est il canale di Neretva la separa dalla penisola di Pelješac. Da Hvar è anche possibile visitare piccoli isolotti a ovest e a nord, tra i quali spiccano le isole Paklinski, l’isola di Šćedro e l’isola Zečevo.
Hvar è caratterizzata anche dall’abbondanza di pietra calcarea sviluppatasi nel Mesozoico e dalla dolomite. Molti millenni fa il livello del mare salì vertiginosamente, dando vita ai canali che circondano l’isola, e che un tempo erano vallate e pianure. La rigogliosa vegetazione è tipicamente mediterranea, con olmi e pini di varie specie.
In luoghi del genere è inevitabile volgersi subito al mare, il naturale protagonista assoluto per chi visita un’isola, e a maggior ragione qui, dove la sua purezza è un vero dono della natura.
Nuoto, scuba diving, pesca d’altura e tanti altri sport acquatici, come vela, surf, cliff diving (ovvero i tuffi dalle alte scogliere a picco sul mare), sci nautico e molti altri ancora, sono di casa su queste isole. I viaggiatori sportivi e amanti del mare troveranno pane per i loro denti e numerose strutture sparse sulle coste che li guideranno e li aiuteranno a organizzare le avventure acquatiche più strepitose.
Lo splendore della vegetazione e delle alture di queste isole, le escursioni, le arrampicate e altre attività all’aria aperta acquisteranno un piacere unico grazie agli spettacolari scenari di Hvar e Brač.
Hvar si divide tra i municipi dell’omonima città di Hvar, Jelsa, Stari Grad e Sućuraj.
Hvar è la più grande e per molti anni è stata una base fondamentale dell’impero Veneziano. Con la splendida Cattedrale di Sv. Stjepan e il teatro Renaissance, e con le antiche mura e le vie lastricate, questa città è una perla di storia e fascino, ricca di cultura ma anche con una vita notturna vivace e movimentata.
Jelsa è invece una città dedicata soprattutto al commercio, mentre Stari Grad ospita il porto più importante dell’isola da dove poter partecipare a tour della costa e delle isole vicine su apposite imbarcazioni. Hvar vanta un passato importante come fulcro della letteratura croata e le sue chiese custodiscono opere di grandi artisti veneziani come il Tintoretto, il Veronese e il Bellini.
Brač si divide tra tanti piccoli villaggi, tra i quali il minuscolo Murvica con le sue due dozzine di abitanti, e le due cittadine di Supetar e Bol. Quest’ultima si contraddistingue per il suo aeroporto, il più grande tra le isole di questa area della Croazia.
Supetar, conosciuta in Italia come San Pietro della Brazza, è di una bellezza delicata, quasi come il soggetto di un acquerello. Le passeggiate tra viuzze lastricate e casette bianche dai tetti rossi che si specchiano sul mare sono un’esperienza suggestiva. Tra la chiesa di Sv. Petar e le gallerie d’arte della città, Supetar è uno splendido centro per i viaggiatori che amano la storia e le belle arti. Da visitare sono anche il monastero Blanca e la grotta Drakonjina.
Ogni anno nelle due isole si tengono numerosi festival e manifestazioni. Hvar in particolare è teatro di numerosi eventi estivi, come la Mezza Maratona, una corsa cittadina e le Notti dei Pescatori, ovvero feste che si organizzano in tutti i centri dell’isola. Anche Brač ogni estate diventa scenario di eventi soprattutto musicali, come il Brač Film Festival e il Croatia Wave.