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Vacanze a Cayo Guillermo

LE SPIAGGE DI CAYO GUILLERMO

Le spiagge presenti sull’isola di Cayo Guillermo sono tre. Percorrendole da ovest a est si incontrano in quest’ordine: Playa El Paso, Playa del Medio e Playa Pilar. Anche qui, tutte le spiagge sono separate dalla barriera corallina emersa, motivo per cui è fondamentale munirsi di calzature adatte. La sabbia è bianca e fine, ma abbastanza densa da poterci camminare agevolmente.

La spiaggia più celebre è Playa Pilar, che attira avventori provenienti anche dalla vicina Cayo Coco e, più in generale, da tutto il mondo. Si può raggiungere Playa Pilar attraversando una strada asfaltata; se si vuole invece passare per la spiaggia, è possibile comunque farlo, ma il consiglio è quello di munirsi di acqua e protezione solare. Playa Pilar è famosa per le sue dune di sabbia, le più alte di tutti i Caraibi.

A nord di Playa Pilar si trova Playa del Medio. È la più piccola delle tre, oltre a essere anche la meno frequentata. Incastonata nel verde di palme e mangrovie, questa spiaggia ha tutti i principali servizi turistici a portata di mano, cosa da non sottovalutare. Proseguendo verso est, dopo Playa del Medio c’è quella più affollata e ricca di servizi: Playa El Paso. Questa zona è perfetta per gli sport acquatici, dallo snorkeling al kitesurf.

La cosa senza dubbio più particolare delle spiagge di Cayo Guillermo è l’ampiezza di ciascuna. La larghezza di ogni spiaggia, infatti, varia in base alle maree: si possono incontrare lembi che vanno dai 6 fino ai 50 metri. L’entrata in acqua è morbida: non c’è uno strapiombo, ma si entra lentamente nell’acqua calda e bassa: una soluzione perfetta anche per la sicurezza dei più piccoli.

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Cosa fare e vedere a Cayos Guillermo e Coco

Le due isole gioiello Cayo Coco e Cayo Guillermo offrono attrazioni a base di mare e relax. Tuttavia, anche qui è possibile divertirsi. Dove? Ovviamente in acqua. E con chi? Con i delfini!

Nel 2012 A Cayo Guillermo è stato inaugurato il Delfinario. Si trova nella parte più a sud dell’isola, tra le mangrovie, e si può raggiungere con facilità dalla strada principale. Prima della creazione del delfinario, le persone che volevano vedere da vicino i delfini e nuotare con loro dovevano prepararsi a un’escursione verso il sud della provincia di Cienfuegos. Questo voleva dire fare diverse ore di pullman. Oggi, invece, è possibile nuotare con questo splendido mammifero nel Delfinario di Cayo Guillermo. Per accedervi si cammina su un ponte lungo 110 metri che attraversa le mangrovie e arriva alla grande piscina che ospita i delfini. Qui il visitatore può immergersi e giocare con loro scegliendo tra l’opzione da 15 minuti o quella da 30. Nel primo caso si nuota coi delfini, nel secondo si viene anche sollevati a circa 10 metri di altezza da questi docili mammiferi. In questo luogo non sono previsti spettacoli ed esibizioni come avviene in altri parchi acquatici. Chi volesse limitarsi ad accedere alla piscina e ammirare i delfini, senza interagire o nuotare con loro, può farlo scegliendo il biglietto a costo ridotto.

Il punto più distante per raggiungere il Delfinario è la zona est di Cayo Coco: circa 35 km di distanza.

Chi volesse rilassarsi, a Cayo Coco e Cayo Guillermo troverà pane per i suoi denti. Ma pure i più sportivi avranno molto da fare. Oltre al relax, infatti, un altro ingrediente base di una vacanza in queste isole gioiello è l’acqua. E qui è possibile praticare moltissimi sport acquatici.

Uno dei più diffusi è il kitesurf, uno sport di recente invenzione. In sostanza, si monta sulla tavola da surf e, con l’aiuto di una vela particolare simile a un grande aquilone, si plana sull’acqua a una velocità che può raggiungere i 40 km orari. Anche per questa ragione è fondamentale avvicinarsi a questo sport attraverso una scuola: nin zona ci sono diverse organizzazioni che erogano corsi. Uno dei luoghi migliori per praticare kitesurf è Playa El Paso, una delle spiagge di Cayo Guillermo.

Un altro sport che è possibile praticare qui è lo scuba diving. Immergersi nelle acque delle isole di Cayo Coco e Cayo Guillermo è un’esperienza unica. Anche i meno esperti potranno divertirsi, fare snorkeling e ammirare la barriera corallina. Quest’ultima, infatti, parte da una profondità di soli 2 metri, fino ad arrivare ai 40.

Aristotele diceva che “in tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso”. E con una vacanza in questi cayos, il viaggiatore farà il pieno di meraviglia.

L’arcipelago dei Jardines del Rey, situato di fronte alle province di Ciego de Ávila e Camagüey, si compone di isolette sabbiose formate da coralli. Sono circa 400, in totale, gli isolotti presenti in questa zona incontaminata, ma ad oggi solo due sono quelli aperti al turismo e dotati di comfort: quelli di Cayo Guillermo e Coco.

Qui la vegetazione è fitta: un intreccio di mangrovie e boscaglia che accoglie una varietà incredibile di uccelli (oltre 150 specie) e altri animali, tra cui mammiferi (come il cinghiale), rettili (tra cui l’iguana), pesci e crostacei. E il mare? Chi sceglierà come meta per le sue vacanze Cayo Guillermo o Cayo Coco si riempirà gli occhi di turchese e di bianco: i colori del mare e della sabbia di queste spiagge indimenticabili.

32 km di costa, 19 dei quali accolgono spiagge di sabbia bianca e fine come borotalco: è facile prepararsi a una vacanza da sogno con un preambolo del genere. A Cayo Coco, infatti, il viaggiatore che cerca una spiaggia incontaminata ha davvero l’imbarazzo della scelta: Playa Las Coloradas, Playa Los Perros, Playa La Petrolera, Playa Larga, Playa Los Flamencos (la meno affollata), Playa La Jaula, Playa Uva Caleta, Playa Las Conchas e Playa Prohibida. Queste spiagge sono situate a nord dell’isola: il sole, quindi, sorge proprio di fronte agli hotel, regalando l’ennesimo spettacolo mozzafiato.

Alla grande isola di Cayo Coco si accede attraverso una strada di 27 km, il Pedraplen, che la collega a Cuba. Per 17 km questa strada sembra galleggiare sull’acqua ed è caratterizzata da numerosi ponti, costruiti per limitare l’impatto ambientale. È stata inaugurata nel 1988 e ha richiesto appena 16 mesi di lavoro. Anche solo lo spettacolo di vedere questo passaggio lambito dall’oceano varrebbe l’intero soggiorno: non solo, infatti, si cammina su un sentiero costeggiato da un’acqua incredibilmente turchese, ma si possono ammirare i fenicotteri rosa, che qui si raccolgono in una delle colonie più grandi del mondo, con circa 15 mila coppie. Uno spettacolo di colori impareggiabile: farsi trovare con la macchina fotografica pronta all’uso è d’obbligo.

A Cayo Coco lo scenario è quello caraibico: lunghe spiagge bianche, palme da cocco altissime, acqua cristallina. Un paradiso per chiunque voglia trascorrere giornate d’ozio, sorseggiando bevande fresche in riva al mare o all’ombra di una palma. Perfetto anche per chi volesse immergersi e ammirare le meraviglie del reef.

Le spiagge dell’isola di Cayo Coco sono situate sulla costa nord. Come tutte quelle presenti nell’arcipelago dei Jardines del Rey, sono separate tra di loro dalla barriera corallina, chiamata dai cubani “Diente del Perro” (dente del cane). Oggi la barriera corallina è emersa, per cui per passare agevolmente da una spiaggia all’altra è fondamentale munirsi di calzature adatte, come per esempio i sandali da scoglio. L’alternativa è quella di spostarsi per mare, magari con un catamarano, una canoa o una tavola da windsurf.

Tutte le spiagge hanno un’entrata in mare dolce, per via della presenza di dune sabbiose. L’acqua qui è bassa e per questo motivo le spiagge di Cayo Coco sono perfette anche per le famiglie con bambini.

Partendo da ovest, e spostandosi verso est, le spiagge di quest’isola sono così dislocate. La prima che si incontra è Playa Los Perros, lunga poco meno di 2,5 km. Subito dopo c’è Playa La Petrolera e poi la più lunga: Playa Uva Caleta, con i suoi 5 km. A seguire, Playa La Jaula e Playa Flamenco, entrambe di 2,7 km; Playa Dorada e Playa Prohibida, piccolissima, con i suoi 300 metri di lunghezza. Stessa lunghezza per Playa Las Conchas, cui seguono Playa Larga e Playa Las Coloradas che termina con Punta Coco.

Un consiglio per il viaggiatore che volesse soggiornare nell’isola di Cayo Coco è quello di aggiungere all’elenco dei posti da vedere e delle cose da fare una visita alla vicina spiaggia Pilar, nome che deriva dallo yacht di Hernest Hemingway che pattugliò le acque circostanti. L’esperienza dello scrittore qui si ritrova nelle pagine del libro Isole nella corrente.

Cayo Guillermo è situato a soli 3 km da Cayo Coco. Quest’isola ha un’estensione di 13 km2 ed è nota per le sue spiagge di sabbia morbida, fine e bianca e per l’acqua cristallina, sempre calma e bassa. Qui, così come a Cayo Coco, c’è davvero poco di mondano. Tutta la vita e la vitalità dell’isola sono infatti racchiuse all’interno delle strutture turistiche. D’altronde, in un paradiso terrestre come questo, tutto quello che può chiedere il viaggiatore sono pace e relax. Ed è esattamente ciò che troverà a Cayo Guillermo. Per chi ama il mare, non solo tuffi in acqua, però. La presenza della barriera corallina e l’altezza tutt’altro che proibitiva del mare rendono le spiagge della zona perfette per le immersioni subacquee. Qui anche i meno esperti potranno divertirsi e lasciarsi incantare dal meraviglioso fondale ricco di coralli, pesci e crostacei.

Una descrizione realistica e calzante dell’incanto di Cayo Guillermo la si trova nel romanzo Isole nella corrente dello scrittore Hemingway. Nelle pagine di questo testo si legge: “Continuerà a camminare dove la sabbia era resa compatta dall’umidità dell’alta marea e vide i paguri con le loro conchiglie e le granceole che traversavano rapidamente la striscia di sabbia e s’immergevano. A destra, nell’acqua bassa del canale vide il grigio di un banco di muggini e, quando si muovevano, la loro ombra sulla sabbia del fondale. Vide l’ombra di un enorme barracuda che faceva la posta ai muggini e poi vide le file di pesci, lunghi, pallidi e grigi, e apparentemente immobili”.

La maggior attrattiva del luogo è Playa Pilar, resa nota dal già menzionato scrittore americano. Belle anche Playa del Medio (Punta Rasa) e la più ambita Playa El Paso.

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